È entrato in vigore il regolamento di Firenze contro le “keybox”, che ora saranno rimosse

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Una protesta contro le “keybox” a Firenze, il 9 novembre 2024 (ANSA/CLAUDIO GIOVANNINI)Da martedì 25 febbraio a Firenze è in vigore il divieto di posizionare sul suolo pubblico le cosiddette “keybox”, le scatoline per le chiavi che vengono frequentemente attaccate sui muri e per strada nelle città turistiche dai proprietari di appartamenti affittati ai visitatori. Oltre alla rimozione forzata chi contravviene alla norma rischia una multa di 400 euro, e molti proprietari si sono già adeguati.Martedì mattina la polizia locale ha fatto il primo giro di ricognizione assieme alla sindaca Sara Funaro e all’assessore allo Sviluppo economico Jacopo Vicini. Sono vietati anche altri tipi di apparecchi che permettano l’accesso agli alloggi senza la presenza di chi li gestisce o di persone incaricate a farlo, come per esempio tastiere elettroniche che aprono le porte con un codice, ma è prevista un’eccezione per i dispositivi il cui posizionamento è approvato dall’assemblea condominiale.Le keybox servono per permettere ai turisti di entrare nelle case affittate autonomamente, senza incontrare i proprietari per farsi consegnare a mano le chiavi. In molte città italiane sono però diventate una sorta di simbolo del turismo di massa, e delle conseguenze negative che questa tendenza ha sulla città e su chi ci vive. Secondo il comitato Salviamo Firenze, impegnato per contrastare gli effetti negativi del turismo sulla città, prima dell’ordinanza le keybox si trovavano fuori da più di mille edifici di Firenze. Sulla questione era intervenuto indirettamente anche il ministero dell’Interno, con una circolare che aveva vietato il check-in non di persona nelle strutture turistiche, obbligando quindi il visitatore e il gestore dell’alloggio a incontrarsi, e rendendo in pratica inutili le keybox, pur senza vietarle.Tag: Firenze-keybox-overtourismConsigliati