Le Birkenstock non sono opere d’arte. Questa la sentenza definitiva della Corte federale di giustizia di Karlsruhe. I giudici sono dovuti intervenire di fronte alla richiesta proveniente direttamente dalla storica azienda teutonica di sandali. Il produttore aveva chiesto alla corte di riconoscere le proprie celebri calzature, indossate perfino nell’ultimo blockbuster mondiale Barbie dalla protagonista Margot Robbie, lo statuto di opere d’arte. La qualifica avrebbe garantito alla Birkenstock una maggiore protezione giuridica per il proprio copyright vista la gran quantità di imitazioni prodotte in mezzo pianeta. I produttori avevano nel mirino in particolar modo i rivenditori tedeschi Tchibo, shoe.com e il rivenditore danese Bestseller.Birkenstock aveva chiesto che i loro prodotti, simili ai propri, fossero ritirati dagli scaffali e distrutti, ma come segnala l’Ansa “la Corte federale di giustizia di Karlsruhe si è schierata con la sentenza di un tribunale di grado inferiore, stabilendo che i sandali Birkenstock non possono essere considerati “opere d’arte applicata protette da copyright”. “Affinché la protezione del copyright possa essere applicata – ha affermato la Corte – deve esserci un livello di design tale che il prodotto mostri una certa individualità”.La sentenza finale è frutto di un lungo percorso processuale: “In primo grado il tribunale di Colonia aveva riconosciuto i sandali come coperti dal diritto d’autore e condannato le aziende produttrici delle copie. Sentenza ribaltata in appello, dove la Birkenstock si era vista negata la sua richiesta di tutela dei sandali come opera dell’ingegno da tutelare. Quest’ultima decisione era stata impugnata da Birkenstock ma è stata confermata dalla corte federale di Cassazione”.Birkenstock ha però annunciato che intenterà cause simili in altre nazioni europee, tra cui l’Italia. L’azienda venne fondata nel 1774 in una piccola comunità nel sud-ovest della Germania specializzandosi in calzature ortopediche, poi a fine Novecento la svolta e la conquista dei mercati e del glamour internazionale. Dal 2021 la famiglia Birkenstock ha venduto la sua quota di maggioranza nel gruppo alla società azionaria al fondo del celebre miliardario francese Bernard Arnault.L'articolo “Le Birkenstock non sono opere d’arte”: l’azienda tedesca perde la causa sui diritti d’autore proviene da Il Fatto Quotidiano.