Mentre gli europei sono impegnati nel tentativo di fare chiarezza sulle reali intenzioni del Presidente Trump in politica estera, negli Stati Uniti, da qualche giorno, molti si stanno chiedendo che cosa stia succedendo in casa loro e chi sia il diretto responsabile di decisioni che hanno un impatto negativo sulla vita di migliaia di cittadini.I dubbi riguardano il dipartimento per l’efficienza del governo, il Doge (Department of Government Efficiency) che, allo scopo di tagliare i costi, ha licenziato migliaia di dipendenti federali e, nonostante le proteste, accede alle banche dati riservate delle agenzie governative, contenenti informazioni sensibili dei cittadini. Fino a martedì 17 febbraio tutti ritenevano che alla guida del Doge ci fosse Elon Musk, ma il 17 febbraio una fonte ufficiale ha dichiarato che così non è. Eppure pareva che lo stesso Trump, nei suoi interventi, considerasse Musk come il capo del Doge.Che cos’è successo? La notizia è emersa in tribunale, durante un’udienza per una causa intentata dallo stato del New Mexico e da altri 13 Procuratori Generali che, accusando Musk di esercitare un’autorità che travalica quella prevista dal suo ruolo, chiedevano un Ordine Restrittivo Temporaneo dell’attività del Doge. Il giudice, ai fini del decidere, aveva chiesto ai convenuti – lo stesso Musk, il Doge e il Presidente Trump – di precisare il ruolo e la posizione di Musk nel Doge. La risposta è arrivata con una dichiarazione giurata di Joshua Fisher, direttore dell’Ufficio Amministrazione della Casa Bianca. Scrive Fisher, che dichiara di avere “conoscenza diretta della posizione lavorativa del Signor Elon Musk nel governo federale”, che “il Signor Musk è un dipendente dell’Ufficio della Casa Bianca, qualificato come non-career Special Government Employee (“SGE”). In tale posizione, il Signor Musk è un Consigliere Senior del Presidente. (…) Nel suo ruolo di Consigliere Senior del Presidente non ha maggiore autorità di altri Consiglieri Senior della Casa Bianca. Come gli altri Consiglieri Senior della Casa Bianca il Signor Musk non ha autorità effettiva o formale per prendere decisioni governative in prima persona. Il Signor Musk può solo consigliare il Presidente e comunicare le direttive del Presidente”.Inoltre, specifica Fisher, “Il Us Doge Service costituisce una parte dell’Ufficio Esecutivo del Presidente. La Us Service Temporary Organization è interna al U.S. Doge Service. Entrambi sono separati dall’Ufficio della Casa Bianca. Il Signor Musk è un dipendente dell’Ufficio della Casa Bianca. Non è un dipendente del U.S. Doge Service o della U.S. Service Temporary Organization. Il Signor Musk non è l’Administrator del U.S. Doge Service”.La chiarezza dell’affidavit di Fisher non lascia spazio ad equivoci: Musk non è l’Administrator del Doge. Ma allora chi lo è? Chi decide? Chi si assume la responsabilità delle decisioni? Chi risponde in caso di richeste per danni? Scrivo al 21 febbraio, ma il mistero non è stato svelato. I media ci hanno provato, ma certezze non ce ne sono: solo ipotesi e illazioni.Mercoledì 19 febbraio si è aggiunta una dichiarazione di Trump durante un discorso pronunciato a Miami: “Ho firmato un ordine che istituiva il Department of Government Efficiency e alla sua guida ho messo un uomo che si chiama Elon Musk. Grazie Elon, per quello che stai facendo” (“I signed an order creating the Department of Government Efficiency and put a man named Elon Musk in charge. Thank you, Elon, for doing that”). Capito? Elon Musk è “in charge” del Department of Government Efficiency, ma non ne è l'”Administrator”. E chi è l’Administrator? Ce ne dev’essere uno perché l’odine esecutivo, firmato da Trump, che istituisce il United States Doge Service (Usds) ne prevede uno (cfr.: There shall be a USDS Administrator established in the Executive Office of the President who shall report to the White House Chief of Staff).Visto che si parla di Musk forse qualche indizio ci sarebbe: in un’intervista alla Bbc dell’aprile 2023 Musk giustificava la sua controversa gestione di Twitter e, correggendo il giornalista che lo qualificava come Ceo di Twitter, spiegava “Non sono più io il Ceo. Floki, il mio cane, è il Ceo: è subentrato lui”. Pareva una battuta, ma chi può dirlo?L'articolo Chi è a capo del Dipartimento Usa di efficienza governativa? Musk a quanto pare no: ho un sospetto proviene da Il Fatto Quotidiano.