La spy story perfetta. Da una parte c’è Yunqing Jian, 33enne biologa cinese che lavora all’Università del Michigan. Dall’altro c’è Zunyong Liu, il suo fidanzato 34enne, anch’egli ricercatore, fermato all’aeroporto di Detroit il 27 luglio 2024 con nella valigia alcune colture di Fusarium graminearum, agente patogeno noto come “scabbia del grano” che attacca e distrugge le culture di frumento. Hanno studiato in Cina, in patria le loro ricerche sono state finanziate dalle autorità di Pechino e ora sono finiti nelle maglie della giustizia degli Stati Uniti con l’accusa di cospirazione. Nel pieno della guerra che Donald Trump sta conducendo contro gli stranieri che studiano nelle università americane e delle trattative tra Washington e Pechino sui dazi commerciali.L’impianto dell’accusa è costruito sul materiale trovato sui telefoni sequestrati a Liu e Jian. Dai messaggi scambiati sul social media cinese WeChat, si legge nella denuncia penale agli atti dell’Eastern District of Michigan che investiga sul caso, emerge che Jian e Liu discutevano su come introdurre negli Stati Uniti colture dell’agente patogeno, cosa che secondo gli investigatori sarebbe accaduta in più occasioni, e “inocularlo nel grano”. Sul device del giovane gli agenti dell’Fbi hanno trovato documentazione sugli studi post-dottorato condotti dalla fidanzata presso l’Università di Zhejiang, che risultano completati il 30 giugno 2024. Tra questi, una relazione tecnica di 70 pagine che descrive i risultati della ricerca di Jian sul Fusarium graminearum. In questi documenti si afferma inoltre che dal 1o luglio 2022 al 30 giugno 2024 la giovane ha ricevuto finanziamenti dal programma di scambio internazionale post-dottorato della Repubblica Popolare Cinese e borse di studio dalla China Postdoctoral Science Foundation “per circa 180mila Yuan (circa 25mila dollari) ogni anno”. Secondo il suo sito web, la fondazione è finanziata principalmente dal governo di Pechino e ha un “sistema amministrativo efficacemente coordinato guidato dal governo“.Jian lavorava stabilmente negli Stati Uniti da ben prima dell’arresto. Nel 2023 l’Università del Michigan le aveva offerto un posto da ricercatore nel proprio laboratorio di Molecular Plant-Microbe Interaction, impiego iniziato nell’agosto di quell’anno. Interrogato in aeroporto a Detroit, Liu aveva raccontato che in quel laboratorio la sua fidanzata stava facendo ricerca sul Fusarium graminearum (per lo studio del quale, secondo l’agente dell’Fbi autore della denuncia, l’ateneo non avrebbe l’autorizzazione), spiegando che anche lui avrebbe potuto aver accesso alle sue strutture e alle sue strumentazioni per condurre i propri studi sullo stesso tema. Questo perché, disse, conosceva i due responsabili del laboratorio – dei quali nella denuncia non si fanno i nomi – per aver lavorato con loro e con Jian già all’Università del Texas fin dall’agosto 2022. I quattro avevano prodotto insieme anche diversi lavori scientifici: almeno 9 articoli erano firmati da Liu con uno o più di uno tra i colleghi in questione. Quattro di questi studi avevano come argomento il fungo killer. Che è il tema anche di un altro documento trovato sullo smartphone di Liu che gli inquirenti considerano interessante: un articolo intitolato “2018 Plant-Pathogen Warfare under Changing Climate Conditions.pdf” che cita il Fusarium come “esempio di malattia e patogeno distruttivo per le colture”.Anche sul cellulare di Jian sarebbe stato trovato materiale utile all’inchiesta. In particolare un file scritto in cinese denominato “2023 Jian Yunqing Personal Summary Form – Signature” contenente un documento intitolato “2023 Zhejiang University Faculty and Staff Annual Work Assessment Form”. Secondo l’Fbi si tratta di “un’autovalutazione annuale da parte di Jian che descriveva la sua appartenenza e lealtà al Partito comunista cinese e dettagliava i suoi risultati di ricerca dell’anno precedente come ricercatrice post-dottorato per l’Università di Zhejiang”. In particolare, il documento conteneva la seguente dichiarazione: “Aderisco ai quattro principi di base, sostengo la leadership del Partito comunista cinese, attuo risolutamente le linee guida e le politiche educative del partito, amo l’educazione, mi prendo cura degli studenti, unisco i colleghi, amo la patria e mi preoccupo degli affari nazionali”. I quattro principi in questione, ricorda l’agente nell’affidavit, “sono le ideologie principali del Partito comunista cinese: (1) sostenere il percorso socialista, (2) sostenere la dittatura democratica del popolo, (3) sostenere la leadership del Partito comunista cinese e (4) sostenere il pensiero di Mao Zedong e il marxismo-leninismo“.“Condanniamo fermamente qualsiasi azione che miri a causare danni, minacciare la sicurezza nazionale o minare la fondamentale missione pubblica dell’università – ha immediatamente precisato l’Università del Michigan in una comunicato -. È importante sottolineare che l’università non ha ricevuto alcun finanziamento dal governo cinese in relazione alla ricerca condotta dagli individui accusati”.L'articolo Biologa cinese arrestata per il “fungo patogeno”, le carte dell’Fbi: “Prese soldi dalla Cina”. E lavorava da anni in università Usa proviene da Il Fatto Quotidiano.