Pazzali torna in Fiera Milano, tutti contro Fontana. Anche Fdi: “Dubbi sulla credibilità dell’istituzione”

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Il ritorno dell’indagato Enrico Pazzali alla guida della Fondazione Fiera Milano diventa l’ennesimo pretesto per assaltare Attilio Fontana. Ma il presidente di Regione Lombardia non deve guardarsi solo dalle accuse dell’opposizione, durissima nei confronti delle ambiguità del leghista a difesa del manager, ma pure dal fuoco amico della destra e in particolare di Fratelli d’Italia, che da mesi logora il governatore sperando in un rimpasto.Questa volta il casus belli è, appunto, la fine dell’autosospensione di Pazzali, che ha ripreso servizio alla guida della Fondazione nonostante su di lui penda ancora una richiesta di arresto per associazione a delinquere. Di fronte allo scudo di Fontana, Fratelli d’Italia attacca: “Pur augurandomi che Pazzali possa chiarire la propria posizione – è la versione del senatore Sandro Sisler – desta forti dubbi il suo repentino ritorno alla presidenza dell’ente in assenza di significativi sviluppi giudiziari. Avevamo già giudicato anomala l’autosospensione; adesso autorevocarla sembra dare ragione alle nostre motivate perplessità. Chiediamo a Fontana se non ritenga che certe decisioni incidano sulla credibilità di un’istituzione pubblica”.Un messaggio diretto cui Fontana replica stizzito: “Io sono garantista e mi stupisco che anche il resto della coalizione non lo sia, perché il garantismo è un valore che ci distingue dal centrosinistra, che invece cerca sempre di speculare sulle disavventure giudiziarie che poi nella maggior parte dei casi abbiamo visto come si concludono. Ma lì è una questione di cultura, c’è chi ha cultura garantista e chi è invece squallidamente giustizialista”. E ancora: “Chi parla di queste cose dovrebbe iniziare a conoscere le regole che regolamentano le Fondazioni di diritto privato e forse avrebbe potuto evitare di dire delle cose assolutamente fuori luogo. Se mi vengono a chiedere qualcosa, gli farò una lezioncina sulle Fondazioni”.Per Fontana, quindi, Pazzali può restare al suo posto fino al termine del mandato, a fine giugno, e poi si vedrà, “tra settembre e ottobre”, chi gli succederà. E sarà nuova materia di scontro con FdI, che da tempo chiede un maggiore peso in giunta e nelle nomine regionali. Il bottino più grosso sarebbe la poltrona di Guido Bertolaso, assessore al Welfare e dunque alla sanità, continuamente pungolato dai “fratelli” e costretto persino a minacciare le dimissioni prima che Fontana lo blindasse: “Arriveremo al 2028 e Bertolaso sarà con noi”. Un avviso e pure un modo per farsi coraggio.L'articolo Pazzali torna in Fiera Milano, tutti contro Fontana. Anche Fdi: “Dubbi sulla credibilità dell’istituzione” proviene da Il Fatto Quotidiano.