E’ allarme antrace in Thailandia. Nel Paese del sud-est asiatico c’è il primo morto dopo un quarto di secolo e altri cinque casi di infezione confermati. La vittima è un uomo di 53 anni, deceduto il mese scorso nella provincia nord-orientale di Mukdahan, al confine con il Laos, dopo aver contratto l’infezione, presumibilmente da bestiame infetto. Secondo quanto riferito dalle autorità sanitarie thailandesi, come si legge sul Daily Mail, l’uomo aveva richiesto assistenza medica per una lesione sulla mano, comparsa quasi due settimane dopo aver macellato una mucca. Le sue condizioni sono rapidamente peggiorate: la ferita si è scurita – un segno caratteristico dell’antrace cutaneo – i linfonodi si sono gonfiati e il paziente ha iniziato a soffrire di vertigini e convulsioni. È morto appena tre giorni dopo essersi rivolto a un ospedale locale. Subito è scattato l’allarme e dalle indagini sono emersi altri quattro casi di antrace cutaneo nella stessa provincia, tre uomini e una donna, tra i 30 e i 50 anni: prontamente ricoverati, si sono completamente ristabiliti e sono stati dimessi. Un quinto caso di infezione è stato poi rilevato il 28 maggio.Cos’è l’antrace e i legami con il bioterrorismoL’antrace, una malattia tristemente nota per i suoi legami con il bioterrorismo, è un’infezione potenzialmente letale causata dalle spore del batterio Bacillus anthracis. La forma cutanea, come quella riscontrata in Thailandia, si verifica quando le spore entrano nel corpo attraverso tagli o abrasioni sulla pelle. Da lì, possono diffondersi e produrre tossine, causando gravi malattie e, se non trattate tempestivamente, la morte. È importante sottolineare che l’antrace non è una malattia contagiosa da persona a persona, e la forma cutanea è generalmente curabile con antibiotici se diagnosticata precocemente, specialmente nei paesi con sistemi sanitari avanzati.Le analisi di laboratorio hanno confermato l’infezione da antrace nei campioni prelevati dai pazienti. Il batterio è stato riscontrato anche sugli utensili da cucina del deceduto e sulla carne proveniente dai bovini con cui era entrato in contatto, confermando l’origine animale del focolaio. Le autorità sanitarie thailandesi si sono immediatamente attivate per contenere la diffusione. Sono state identificate 636 persone considerate a rischio di esposizione, o per aver lavorato con il bestiame infetto o per averne consumato la carne. Tra queste, due persone hanno manifestato sintomi (diarrea e febbre), ma i test per l’antrace sono risultati negativi. Ventitré abitazioni considerate ad alto rischio sono state decontaminate e nella zona è stato avviato un programma di vaccinazione per gli animali. Al momento, l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha dichiarato che il rischio di diffusione dell’epidemia a livello locale o internazionale è basso. Anche il governo britannico, ad esempio, non ha emesso alcun avviso di viaggio specifico riguardante i casi di antrace in Thailandia.L'articolo Allarme antrace in Thailandia: “Un morto e altre cinque persone infette”. Cos’è l’infezione batterica legata al bioterrorismo proviene da Il Fatto Quotidiano.