Le acque sono inquinate, le inondazioni e la siccità sono all’ordine del giorno e la crescente domanda di acqua grava sempre più sulle risorse idriche europee. Il numero di europei colpiti dalla carenza idrica è quasi raddoppiato nell’ultimo decennio e il continente è soggetto a stress idrico. Per risolvere il problema dobbiamo fare in modo che la domanda di acqua non superi l’offerta. La nostra economia deve prevedere una gestione intelligente delle risorse idriche. Lo stress idrico è una sfida globale e il resto del mondo guarda all’Ue per trovare ispirazione e soluzioni. La strategia globale per la resilienza idrica illustra in che modo l’Europa può gestire questa risorsa in modo intelligente, a vantaggio delle persone, delle imprese, della competitività e degli ecosistemi del continente, basandosi sul principio “l’efficienza idrica al primo posto”. Aiuteremo i Paesi ad agire a tutti i livelli e in tutti i settori per risparmiare acqua prima di attingere a risorse ulteriori. Il piano dell’UeIl piano muove da una serie di leggi già esistenti in materia e da un settore idrico all’avanguardia a livello mondiale. Ma non basta. Innanzitutto, dobbiamo ripristinare e proteggere il ciclo dell’acqua compromesso assicurandoci che i nostri ecosistemi siano sani, così che possano immagazzinare e pulire l’acqua naturalmente, riducendo l’inquinamento e depurando le acque. Dobbiamo poi promuovere un’economia competitiva e circolare nell’Ue che preveda una gestione intelligente delle risorse idriche. L’Europa è sede di molte imprese innovative nel settore delle tecnologie idriche, che detengono il 40% dei brevetti, ma il potenziale per creare un maggior numero di imprese e posti di lavoro nei settori legati all’acqua non è ancora stato sfruttato. Dobbiamo avvalerci di questo potenziale ed espanderlo internamente e sui mercati mondiali. Infine, dobbiamo garantire a tutti acqua e servizi igienico-sanitari puliti e a prezzi accessibili. Ecosistemi sani salvaguardano il ciclo dell’acquaQuesti obiettivi sono collegati. Ecosistemi sani salvaguardano il ciclo dell’acqua, che a sua volta alimenta la nostra economia, proteggendoci anche dagli effetti dei cambiamenti climatici. Un solido settore idrico che dia priorità all’efficienza, alla circolarità e all’innovazione è più competitivo a livello mondiale e contribuisce a rendere i servizi accessibili e a prezzi sostenibili. Servizi igienico-sanitari avanzati garantiscono che l’acqua utilizzata sia trattata prima di tornare in natura, preservando così gli stessi ecosistemi da cui dipende il ciclo dell’acqua. A tal fine, la strategia per la resilienza idrica definisce un pacchetto di strumenti per aiutare gli Stati membri a gestire meglio le risorse idriche, puntando nel contempo alla semplificazione. I datiOgni paese presenta un quadro distinto. In Italia, il 94% dei comuni è altamente esposto a inondazioni e frane, e oltre il 40% dell’acqua distribuita viene persa a causa di infrastrutture obsolete, percentuale che sale al 50% nel Sud. Con il sostegno di oltre 5,3 miliardi di euro di fondi dell’Ue, l’Italia sta investendo attivamente nelle infrastrutture e nella gestione delle risorse idriche. Tuttavia la carenza di investimenti rimane considerevole e la strategia si concentrerà anche sulla mobilitazione di nuovi fondi pubblici e privati per ammodernare le infrastrutture e adoperare nuove tecnologie, con grandi potenzialità di miglioramento, soprattutto attraverso la digitalizzazione. Tutti gli Stati membri devono però fare di più adoperandosi maggiormente per modernizzare le infrastrutture idriche dando priorità ai settori che consumano più acqua o in cui è possibile realizzare i maggiori risparmi.L’acqua come bene pubblico e responsabilità comuneGli europei ci chiedono di proteggere e ripristinare le nostre acque e con la strategia per la resilienza idrica abbiamo un piano d’azione. L’acqua è un bene pubblico e una responsabilità comune. La cooperazione tra coloro che la usano sono fondamentali e dovranno migliorare in futuro. Risparmiare sull’uso di acqua in casa può sembrare una goccia nell’oceano, ma ogni goccia conta. La nostra azione, unita a cambiamenti strutturali nel modo in cui usiamo e valorizziamo l’acqua, garantirà che l’offerta soddisfi la domanda per gli anni a venire. Ciascuno di noi deve dare un contributo per risanare il ciclo dell’acqua, stimolare l’economia e garantire acqua pulita per tutti. Jessika Roswall è Commissaria europea per l’Ambiente. Questo editoriale è pubblicato in Italia in esclusiva su Eutopia, un progetto di Open in collaborazione con la rappresentanza in Italia della Commissione europea e del Parlamento europeo.Foto copertina: ANSA / RONALD WITTEKL'articolo L’acqua è un bene pubblico e si difende con innovazione e competitività: ecco la nuova strategia Ue proviene da Open.