Rita Preda, madre di Chiara Poggi: «La sua borsetta è qui. E io sono stanca di leggere di segreti, amanti e falsità»

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«Guardi, mi creda: sono così stanca… Stanca di ascoltare e leggere di segreti, di gialli, di intrecci assurdi, di amanti, di falsità. Le giuro che non ne possiamo proprio più». Comincia così l’intervista che Rita Preda rilascia oggi al Corriere della Sera. Nel colloquio con Giusi Fasano la madre di Chiara Poggi se la prende con chi insinua che la figlia «avesse un amante. Un uomo di Garlasco, mi pare che abbiano detto. Gossip della peggior specie, senza ritegno. Quando finirà tutto questo?». Secondo la madre «Chiara era una ragazza pulita, semplice. Non si devono permettere di infangare il suo nome perché voglio ricordare a tutti che mia figlia è morta. È stata uccisa. Lei è la vittima, anche se molti se lo sono dimenticato».Una ragazza pulita«E fa schifo leggere di lei come di una ragazza che aveva chissà quali segreti, sentire che aveva due telefoni, che aveva un amante, appunto, vedere gente che non sa niente e interpreta i suoi messaggi… Guardi, è diventato tutto troppo», aggiunge. Mentre su Andrea Sempio «noi lo abbiamo sempre detto: se vogliono indagare, approfondire, facciano pure. Ci mancherebbe. Ma noi, lo ripeto ancora una volta, siamo certi che la verità sia stata scritta con la sentenza di condanna di Alberto Stasi. Lui ha ucciso Chiara, è tutto provato». Poi difende le gemelle Cappa: «Anche le mie nipoti, Stefania e Paola: le attaccano in continuazione, cose esagerate, ingiuste, attacchi gratuiti». E il figlio Marco: «C’è chi vede con sospetto perfino il suo silenzio. Ma perché deve dire qualcosa per forza? Io non guardo i social ma mio marito ha imparato a farlo».La borsettaInfine, la madre di Chiara parla «della famosa borsetta di Chiara misteriosamente rubata». E va all’attacco: «Dopo un po’ i carabinieri sono venuti a consegnarmi la borsa nera di Chiara con i suoi effetti personali. Circa un mese dopo hanno rubato a casa di mia madre. Hanno frugato, portato via piccole cose e anche i soldi di Chiara, nella sua borsetta. Ma la borsetta è rimasta là, e poi quando sono tornata a casa l’ho portata con me. Adesso ecco che dicono: mistero, è stata rubata, se l’hanno rubata c’era dentro qualcosa di importante, non c’è traccia della denuncia…». E invece «siccome su questa benedetta borsetta i giornalisti mi avevano già fatto domande anni fa, quando ho visto che di nuovo tornava in scena ho chiamato il cronista che stava parlando del “mistero” in televisione e gli ho detto: guarda che la borsetta è qui. È venuto, l’ha filmata. Sembrava finita lì ma salta fuori il nuovo “giallo”: la borsetta bianca di Chiara, fotografata, che non si trova».La memoria e il fangoE qui Rita Preda esplode: «Ho controllato, non me la ricordavo. Mi sembrava che le borse ci fossero tutte. Poi mi è venuto un flash e l’altro giorno ho rimesso le mani nell’armadio di Chiara. In una borsa di carta che credevo piena di vestiti c’era la borsetta bianca. Quindi fine del mistero. Ecco, sono tutti così i “gialli”, i “segreti”, i “misteri” di Garlasco. Enormi sciocchezze spacciate per verità». Infine, sul Santuario delle Bozzole: «Ma cosa vuole che abbia scoperto! Pensi che lo scandalo della Bozzola è successo nel 2014, lei non c’era più da sette anni. È tutto assurdo. Lo ripeto di nuovo: sono stanca di tutto questo. E a chi diffonde falsità, cattiverie e insinuazioni su mia figlia dico soltanto una parola: vergognatevi. Farò di tutto per difendere la sua memoria dal vostro fango».L'articolo Rita Preda, madre di Chiara Poggi: «La sua borsetta è qui. E io sono stanca di leggere di segreti, amanti e falsità» proviene da Open.