“Il cane appare abbattuto, non si regge sulle quattro zampe, può anche vomitare”: come riconoscere un colpo di calore nei nostri animali – I consigli

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La cupola di calore che incombe sull’Europa con le sue temperature record non fa sconti a nessuno, e anche i nostri cani e gatti mostrano segni di disagio e sofferenza. Per aiutarli a sopportare questo difficile momento e a prevenire brutti malesseri, ecco i consigli della veterinaria Francesca Iavazzo, dell’Ambulatorio Veterinario Risorgimento di Milano.Proprio come noi, i nostri amici a quattro zampe mal sopportano le temperature infuocate di questi giorni, e proprio come noi rischiano colpi di calore, disidratazione, malesseri più o meno gravi. A maggior rischio sono i cani, in particolare di razze specifiche: quelle abituate ai climi freddi, come husky, samoiedo e terranova, e quindi dotate di un folto sottopelo; quelle brachicefale (bulldog, pechinesi, boxer ecc.), che a causa del muso schiacciato faticano a respirare già normalmente. Lo stesso rischio lo corrono i gatti di razza brachicefala, come i persiani. Il problema è che, in assenza delle ghiandole sudorifere di cui disponiamo noi su tutto il corpo, in cani e gatti la respirazione serve a regolare la temperatura corporea, così quando fa molto caldo gli animali con il muso schiacciato faticano a rinfrescarsi. In questi casi occorre allora maggior attenzione, ma comunque nessun animale va trascurato. Prima di tutto bisogna curare la loro idratazione, lasciando sempre pronte ciotole con acqua fresca o ricorrendo alle apposite fontanelle. Bisogna anche verificare che l’animale vada regolarmente a bere, e nel caso invitarlo a idratarsi. Per evitare che abbia troppa sete si può anche ridurre le crocchette a favore del cibo fresco e umido.Cani: colpi di calore e ustioni“Il rischio di colpi di calore è più frequente per i cani rispetto ai gatti, perché escono di casa più volte al giorno per la passeggiata”, spiega la dott. Iavazzo. “Il colpo di calore è la condizione patologica più rischiosa per la vita”. Per capire se il vostro cane ne ha avuto uno basta osservarlo. “L’animale appare abbattuto, ha una frequenza respiratoria molto più elevata del solito. Non si regge sulle quattro zampe, può anche vomitare. In certi casi può addirittura perdere i sensi”. Gli effetti si osservano anche sulle mucose, che sono più arrossate e scure. “La lingua può diventare cianotica, bluastra: è questo un segno di grosso allarme”. Per evitare di arrivarci, bisogna agire preventivamente modificando gli orari delle passeggiate. “Le uscite non vanno effettuate nelle ore centrali della giornata, ma solo la mattina molto presto e la sera dopo il tramonto”. Se il cane è abituato a uscire più spesso, si possono allungare i tempi dei giretti nelle due fasce indicate, aggiungendo se necessario rapide sortite per i bisognini. “Prima di uscire e al rientro, è buona norma rinfrescare il cane con acqua, in particolare su testa, dorso e polpastrelli”. Questi ultimi sono infatti maggiormente esposti alle alte temperature dell’asfalto, che può arrivare a sfiorare i 60°. “L’asfalto andrebbe evitato il più possibile, dando la preferenza a zone erbose e a parchi, che sono anche ombreggiati. È importante poi proteggere i polpastrelli con una crema idratante, che li ammorbidisce evitando lesioni e screpolature. Ci sono anche pomate per le temperature estreme, in grado di proteggere pure dal contatto con la neve in inverno”. Se l’asfalto è troppo caldo si capisce facilmente, perché se ne percepisce bene il calore sulle gambe. “Attenzione anche alle ore serali, è il momento in cui l’asfalto rilascia più calore”. Forse noi lo percepiamo meno ma il cane, che è più in basso e non ha le scarpe, se ne accorge benissimo. L’ultima raccomandazione riguarda l’auto: mai chiuderci il cane, nemmeno nella convinzione di fare in un attimo e di tornare subito. “Bastano pochi minuti perché le temperature non siano compatibili con la vita”, avverte la veterinaria.Gatti: colpi di calore“Per i gatti i rischi sono minori perché sanno gestirsi autonomamente”, spiega la dott. Iavazzo. Bisogna comunque metterli nelle condizioni più adatte per sopportare meglio l’ondata di calore. Un po’ come per i cani, il gatto può mostrare sintomi quali debolezza, forte salivazione, respiro affannoso, vomito, diarrea e addirittura perdita di conoscenza, nei casi peggiori. Se il gatto sta all’aperto bisogna verificare che ci siano abbastanza zone ombrose dove ripararsi. “In casa bisogna vigilare che la temperatura non sia troppo opprimente, nel caso tenere acceso un ventilatore o il condizionatore”. Un espediente valido anche per il cane che debba restare a casa, ovviamente senza abbassare drasticamente la temperatura. “Tenere le tapparelle abbassate per evitare che entri troppo calore e lasciare libero accesso alle zone più fresche della casa”, conclude la veterinaria.L'articolo “Il cane appare abbattuto, non si regge sulle quattro zampe, può anche vomitare”: come riconoscere un colpo di calore nei nostri animali – I consigli proviene da Il Fatto Quotidiano.