“Mi dicono che ai concerti parlo poco, ma quello che voglio trasmettere è nelle canzoni”: Ultimo conquista San Siro e lancia anche una stoccata alla stampa

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Un pubblico molto caloroso. Festa nel parterre, applausi, la ola sugli spalti. Bambini, adolescenti, coppie di fidanzati giovani, ma anche adulti. Il colpo d’occhio del sold out c’era, abbiamo chiesto all’organizzatore Vivo Concerti il numero esatto dei presenti allo stadio, ieri sera. “Era sold out, non siamo numeri”, è stata la risposta.Ultimo (vero nome Niccolò Moriconi) ha una grande forza aggregratrice e piace a più generazioni. Per spiegare il legame che in otto anni di carriera ha creato con i suoi fan basterebbe la scritta proiettata ieri 5 luglio, in apertura di concerto allo stadio San Siro di Milano tutto esaurito, sul grande ledwall centrale: “Noi siamo Ultimo”.Un’appartenenza e una connessione che chi lo segue sente e una storia – quella del cantautore – in cui si identifica. Durante lo show, durato circa due ore, l’artista ha dimostrato di essere in forma sia vocalmente che fisicamente e ha cantato anche abbracciato ad alcuni presenti davanti alle transenne del prato. In scaletta 33 brani (compresi cinque inseriti in un medley) da tutti e sei gli album pubblicati dal 2017 a oggi. “Su Instagram mi arrivano molti messaggi in cui mi dicono che ai concerti parlo poco, ma quello che voglio dire è tutto nelle canzoni”, è stato uno dei pochissimi interventi del cantautore romano durante il live.Poche parole, dunque. E tanto spazio alla musica. Parte del gigantesco palco, una lunga passerella centrale e sopra il disegno di una chiave, simbolo dell’artista fin dagli esordi. Canotta bianca, occhiali da sole e cappellino, Ultimo ha aperto il concerto con il trittico “Dove il mare finisce”, “Colpa delle favole” e “Quei ragazzi”. Su “Buongiorno vita” e “L’unica forza che ho”, poi, i decibel del pubblico hanno cominciato davvero ad alzarsi. Da quel momento è partito il karaoke collettivo.“Con le sue canzoni rende concreti i nostri sentimenti”; “Mi piacciono molto i testi, è la terza volta che vado al suo concerto. Sono stata già nel 2022 e nel 2023”, hanno confessato alcuni fan a FqMagazine prima dell’inizio del live. Intensa l’esecuzione di “Amati sempre”, in una versione intima pianoforte e violino. Sulle note di “Iponcondria”, poi, sugli spalti e sul parterre ci si è scatenati. Nella prima parte dello spettacolo, Ultimo ha anche lanciato una stoccata ai giornalisti, come già era accaduto in altre occasioni: “Vedete quei triangolini bianchi lassù al centro? (la tribuna stampa dello stadio, ndr) Quando vengo a San Siro sono sempre vuoti. Poi vi spiego perché”. Ma poi non è arrivato nessun chiarimento.Il concerto è poi proseguito tra una gag con il batterista, i cori a cappella su diversi brani e un medley di cinque canzoni che il cantautore ha intonato su uno sgabello, intervallandoli con qualche sorso di vino. “Questa canzone l’ho scritta quando avevo 15 anni e sarà sempre tra le più importanti della mia vita”, ha detto prima di “Giusy”. Nei primi secondi di “Peter Pan”, i visual hanno mostrato i tetti della Londra riprodotta nel cartone animato Disney, poi dal centro del palco è spuntata una pedana che ha sollevato l’artista di un paio di metri. Emozionante “Il bambino che contava le stelle”, che Ultimo ha cantato seduto a terra, accompagnandosi con la chitarra.“Sono in casa da mia madre, è il 30 novembre 2019 e ho appena scritto una canzone che penso sarà rilevante per me, registrata con il telefono. Voglio firmare questa chitarra che mi ha permesso di farlo”, è stato il racconto proiettato in un video sul ledwall centrale prima del brano. Esattamente cinque anni dopo, come poi ha mostrato il filmato, sarebbe nato Enea, il figlio che il cantautore ha avuto dalla compagna Jacqueline Luna Di Giacomo.Esplosione di coriandoli per l’ultimo singolo “Bella davvero” e un bel colpo d’occhio durante “Ti dedico il silenzio”, quando Ultimo (come ormai consuetudine nei suoi tour) ha chiesto ai fan di illuminare lo stadio. Non sono mancate le sanremesi “Il ballo delle incertezze”, “I tuoi particolari” alla chitarra e “Alba”. Quest’ultima, insieme alla hit “Pianeti” e la canzone dedica al figlio “La parte migliore di me”, suonate e cantate su un pianoforte sospeso sopra il palco, con i visual ben curati. Poi fuoco e fiamme per “Vieni nel mio cuore”.“Questo è il nostro inno”, ha sottolineato l’artista rivolgendosi ai fan prima di concludere il concerto con “Sogni appesi” e il verso rituale urlato tre volte all’unisono dallo stadio “Da quando ero bambino, solo un obiettivo, dalla parte degli ultimi, per sentirmi primo”. Sipario con fuochi d’artificio e la raccomandazione al pubblico: “Non smettete mai di credere nelle favole”.Il tour di Ultimo negli stadi, il quarto consecutivo dal 2022, proseguirà lunedì con una seconda data a San Siro, prima di toccare Roma per tre appuntamenti allo Stadio Olimpico. Poi Messina e chiusura il 23 luglio al San Nicola di Bari. 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