Cittadinanza, Tajani rilancia ma è scontro con Lega e Conte

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AGI - Dopo lo stop di Giorgia Meloni, a Masseria Li Reni va in scena un'altra puntata del dibattito sulla modifica alla legge sulla cittadinanza. "Vogliamo convincere gli alleati" rilancia Antonio Tajani nell'insistere sullo Ius Italiae. La riforma "non passerà mai", ribatte la Lega a stretto giro. E il Movimento 5 Stelle, con Giuseppe Conte che ha chiuso la rassegna organizzata da Bruno Vespa, invita il vicepremier azzurro ad "essere conseguente" per evitare l'ennesimo "teatrino avvilente".Il confronto politico a ManduriaNell'ultima giornata della rassegna 'Forum in Masseria', organizzata da Vespa con Comin & Partners a Manduria, Tajani - pur sottolineando che non si tratta di 'una priorità' - va avanti sullo Ius Italiae, 'stoppato' invece da Meloni nel suo intervento, in collegamento, di venerdì sera. "Vogliamo convincere gli alleati", non molla il vicepremier e leader di Forza Italia. Che tiene il punto: "È mio dovere dire al centrodestra 'affrontiamo i problemi sociali e cerchiamo di risolverli, perché non li può e non li deve risolvere la sinistra'". E ancora, sottolinea che la proposta di FI sulla cittadinanza "è comunque parte del programma del centrodestra, perché al punto 6 si parla di integrazione economica e sociale degli immigrati regolari".Nessuna marcia indietroTajani, poi, assicura: "Non faccio nessuna marcia indietro, dico soltanto che adesso il Parlamento sta facendo la riforma della giustizia, che è una riforma costituzionale e che è una nostra priorità. Poi ci sono tanti decreti, il Parlamento è ingolfato. Dopo la pausa estiva ci sarà la manovra, vedremo quali saranno i tempi giusti. Non facciamo marcia indietro, stiano tutti tranquilli". Il segretario di Forza Italia non chiude al dibattito parlamentare sulla cittadinanza, dopo le aperture delle opposizioni, scacciando - allo stesso tempo - gli spettri di una crisi di governo.Una battaglia culturale"Non voglio mettere in difficoltà il governo - spiega ancora il vicepremier - sono colui che ha raccolto l'eredità di Silvio Berlusconi che è il fondatore del centrodestra, figuriamoci se io posso fare una minima azione che metta in difficoltà il centrodestra". Tajani, che passeggia tra gli ulivi in camicia bianca e sneakers dopo l'intervista con Vespa e un 'panel' sul ruolo dell'Italia nel nuovo 'caos globale', ribadisce il concetto a margine dei suoi interventi: "La paura nei confronti dei migranti non si risolve dicendo che chi ha il velo si mette in testa il sacco dell'immondizia. Perché così ti fai soltanto un nemico. Tu devi convincere invece una famiglia a mandare suo figlio in una scuola italiana e non nelle madrase per diventare un fondamentalista islamico. Deve invece diventare un buon cittadino italiano. Questa è una battaglia culturale che io intendo fare perché è una battaglia che rafforza l'Italia e che rafforza il nostro paese".Il riferimento all’Impero romanoUn sì, quello di Tajani alla cittadinanza dopo 10 anni di scuola, che viene argomentato anche attraverso il riferimento storico all'Impero romano, "cresciuto con i grandi imperatori che non erano romani. Traiano era ispanico, figlio di un senatore ispanico, è stato un grande imperatore romano".Conte e la posizione del M5SNello spazio dove si svolgono gli incontri della rassegna, adiacente alla Masseria e ai vitigni di Primitivo di Manduria, subito dopo Tajani arriva Conte. L'ex premier, impeccabile in grisaglia scura e camicia bianca senza cravatta, si muove felpato tra taccuini e telecamere sotto il solleone. Poi dice la sua sulla cittadinanza: "Chiediamo che Tajani sia conseguente e poi ci confrontiamo in Parlamento, a quel tavolo noi ci siederemo". Quindi attacca il leader di FI, che "fa dichiarazioni in luglio e in agosto e poi se le ritrae e fa un teatrino avvilente per questi ragazzi che ci credono".La chiusura della LegaDalla Lega arriva un nuovo stop alla proposta di Forza Italia. "Invitiamo l'amico Antonio Tajani ad archiviare ogni polemica sulla riforma della cittadinanza. Non passerà mai, non è prevista dal programma di centrodestra, è stata bocciata perfino dal recente referendum promosso dalla sinistra. Guardiamo avanti, al Paese non serve un'estate di inutili polemiche: abbiamo il dovere di realizzare il programma che ha convinto gli italiani a darci fiducia", è la nota del Carroccio.