Covi –Il Comando delle Operazioni Spaziali (COS) ha preso parte all’esercitazione interforze Joint Stars (JOST) 2025, a conferma della centralità dello spazio nelle operazioni militari. Non è la prima partecipazione del COS al più importante evento addestrativo della Difesa, ma nell’edizione 2025 della JOST il Comando ha operato, per la prima volta, dalla nuova Sala Operativa Spazio (SaOS), ufficialmente consegnata nel dicembre 2024.La SaOS, inserita nel nuovo JOC (Joint Operations Center) del COVI, è il cuore operativo della dimensione spaziale della Difesa, fondamentale per realizzare l’approccio multidominio presso il Comando Operativo di Vertice Interforze. Lo spazio non è più solo un supporto ai domini classici, ma un vero e proprio dominio autonomo, al pari di quello terrestre, marittimo, aereo e cibernetico.Durante la Joint Stars, il COS ha gestito uno scenario operativo estremamente realistico, caratterizzato da minacce simulate, reazioni operative coordinate e analisi degli impatti sulle operazioni congiunte. Tra gli eventi “giocati”: esplosioni orbitali con frammentazione di satelliti, fenomeni legati allo space weather e avvicinamenti coorbitali da parte di assetti non cooperativi. Si è trattato di situazioni addestrative pensate per riprodurre minacce reali, tipiche dell’ambiente spaziale contemporaneo.Accanto al personale militare della SaOS, che ha impiegato il sistema di comando e controllo proprietario Space Management System, hanno operato anche gli “ingegneri satellite” del Centro Interforze Gestione e Controllo del SICRAL, realtà unica in Europa, in grado di gestire direttamente satelliti militari, dal punto di vista del bus orbitale e del carico utile, nonché di eseguire manovre orbitali complesse in risposta a minacce simulate. A completare il quadro dei partecipanti, anche ingegneri esperti nella gestione delle telecomunicazioni satellitari, responsabili di garantire continuità e sicurezza delle comunicazioni nei numerosi teatri operativi in cui sono schierati contingenti italiani.Infine, non meno rilevante, il contributo del Centro Interforze Telerilevamento Satellitare, che ha gestito la produzione e distribuzione dei prodotti di osservazione della Terra, a supporto delle esigenze tattiche e strategiche. A supporto della JOST25, il Centro Space Situational Awareness dell’Aeronautica Militare ha monitorato un numero elevatissimo di oggetti spaziali, decifrando i comportamenti cinetici per identificare potenziali minacce e anomalie. Le intenzioni ostili e le valutazioni strategiche sono invece giunte grazie all’intelligence spaziale, fornito dal Reparto Informazioni e Sicurezza: una capacità in rapida evoluzione che combina analisi, tecnologia e conoscenza operativa.Alla JOST hanno partecipato per la prima volta il neo-costituito Centro Nazionale Galileo Public Regulated Service (CNP) e gli Space Coordination Elements (SpCE) dell’Esercito e della Marina.La partecipazione del COS e delle altre articolazioni alla Joint Stars 2025 conferma dunque la centralità dello spazio, non più elemento accessorio, ma una componente indispensabile e integrata della pianificazione e della condotta delle operazioni militari moderne. La Sala Operativa Spazio si è confermata uno strumento operativo prezioso, capace di integrare le informazioni con quelle degli altri domini, consentendo al COVI di poter manovrare e operare in ambiente multi-dominio.