Migliaia di bulgari sono scesi per le strade della capitale Sofia e in altre grandi città per protestare contro i piani del governo di adottare l’euro e per chiedere un referendum sulla nuova moneta. I manifestanti, guidati da gruppi civici e partiti nazionalisti, hanno intonato canti patriottici e gridato slogan come ‘Libertà per il lev bulgaro‘ e ‘Il futuro appartiene agli Stati sovrani’. La manifestazione anti-euro è avvenuta quattro giorni prima che il Paese balcanico riceva il via libera da Bruxelles per entrare nell’eurozona. I manifestanti hanno anche sventolato bandiere del partito filorusso Vazrazhdane e un enorme striscione con la scritta ‘La battaglia per il lev bulgaro è l’ultima battaglia per la Bulgaria’. Il presidente Rumen Radev aveva incoraggiato le voci anti-euro proponendo all’inizio di questo mese un referendum sulla questione, citando le preoccupazioni dell’opinione pubblica sull’inflazione e sul potere d’acquisto. La proposta è stata respinta dalla maggioranza filoeuropea in parlamento, che ha accusato Radev di agire a favore di Mosca.