Fedez conquista Forza Italia, la stoccata a Sala e il processo a Marco Travaglio: «I libri su Berlusconi? Utili per le sue tasche» – I video

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«A Milano mancano due anni» per il voto sul sindaco e «Beppe Sala non si può ricandidare, questa è una cosa buona, un’ottima notizia». A parlare è Federico Leonardo Lucia, noto ai più come Fedez, dal palco del congresso di Forza Italia Giovani, che si è tenuto sabato 31 maggio al Palazzo dei Congressi all’Eur, a Roma. Il rapper è salito sul palco accolto dagli applausi. A presentarlo il conduttore del programma radiofonico La Zanzara, Giuseppe Cruciani, accolto a sua volta da applausi e cori «Libertà, libertà, libertà». La presenza di Fedez come super-ospite era stata annunciata qualche giorno fa da Maurizio Gasparri, capogruppo al Senato promotore dell’iniziativa, che ne aveva giustificato la presenza del rapper con l’esigenza di aprire un focus su temi legati al disagio giovanile. Il tuo browser non supporta il tag iframeIl tema della salute mentaleMa oltre al disagio giovanile, si è parlato anche di salute mentale. «Il tema della salute mentale è il problema dei prossimi 15 anni: non può essere un lusso e oggi in Italia purtroppo lo è». Il rapper in passato aveva dichiarato di aver sofferto di depressione, soprattutto dopo aver scoperto di avere un tumore. «Il bonus psicologo non riesce ad esaurire la richiesta che c’è e il problema è che al centro del dibattito politico non ho mai sentito parlare di salute mentale, sta a voi portare al centro questo tema. Laddove ci sono battaglie che vanno oltre ai colori politici io ci sono sempre», ha dichiarato il rapper. Cui poi Cruciani ha chiesto chi voterebbe oggi. «Non voterei…», ha risposto Fedez tagliando corto.La battaglia delle intercettazioni«Una cosa su cui ho cambiato idea rispetto a quand’ero adolescente è il tema delle intercettazioni telefoniche, con le quali si può costruire una falsa narrazione e mistificare la realtà in modo incredibile», ha proseguito il rapper. «Esiste un reato, quello di violazione del segreto istruttorio, che di fatto non viene perseguito e quindi non ci si riesce a difendere», ha proseguito. Poi arriva al stoccata alla stampa, il cui intervento, dice Fedez, «in tanti casi che diventano dei processi mediatici è puntualmente deleterio» rispetto a quelli che vengono svolti nelle aule.Il rifiuto al confronto della sinistraPoi Fedez prosegue con un attacco ad alcune personalità di sinistra, che, a suo dire, negli anni spesso si sono sottratte a un confronto, quando invitate come ospiti nel suo podcast. «Facendo podcast non mi sono mai sottratto al confronto con persone con idee diverse dalle mie, tipo Vannacci. Ma ho sperimentato che ogni volta che invito la controparte di sinistra, questa si rifiuta di sedersi al tavolo a controbattere. È un atteggiamento che non condivido».Le accuse a Marco TravaglioInfine, rispondendo a una domanda su Silvio Berlusconi, fondatore del partito, il rapper si è lasciato andare in un’aperta accusa a Marco Travaglio, direttore del Fatto Quotidiano. «Io penso sempre che indipendentemente dalle idee c’è il rispetto delle persone venute a mancare. Ho visto Michele Santoro, invitato nella mia trasmissione, dare l’onore delle armi a Berlusconi», mentre, «purtroppo, quando vedo Travaglio fare un libro su Berlusconi, postumo, e fare la promozione del libro con i video in cui Berlusconi si alza e pulisce la sedia mi sembra totalmente inutile, se non utile solo alle tasche di Marco Travaglio per racimolare qualche soldino in più, l’ho trovato davvero spiacevole».In copertina: ANSA/FABIO CIMAGLIA | Il rapper Fedez al congresso Nazionale di Forza Italia Giovani presso il Palazzo dei Congressi – Roma, 31 maggio 2025. L'articolo Fedez conquista Forza Italia, la stoccata a Sala e il processo a Marco Travaglio: «I libri su Berlusconi? Utili per le sue tasche» – I video proviene da Open.