Molotov contro un corteo pro-Israele in Colorado: il 45enne “programmava l’attacco da un anno”. Dodici i feriti

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Aveva pianificato l’attacco per un anno ma non era noto alle forze dell’ordine. È quanto rende noto l’Fbi dopo che Mohammed Sabry Soliman – l’uomo che ha lanciato molotov contro un corteo pro-Israele a Boulder, in Colorado – è comparso brevemente in tribunale lunedì. Il 45enne, cittadino egiziano, è accusato di reato d’odio a livello federale e di tentato omicidio, aggressione e uso di ordigni esplosivi a livello statale. Il bilancio dell’attacco è salito a 12 persone ferite e le autorità hanno anche riferito che l’uomo aveva 16 bombe molotov molte delle quali sono state trovate inesplose.Durante il suo interrogatorio ha ribadito quanto urlato al momento dell’attacco ovvero di volere “uccidere tutti i sionisti e desiderava che fossero tutti morti”. Gli inquirenti affermano che ha preso di mira i partecipanti alla marcia settimanale – organizzata dalla comunità ebraica di Boulder, Colorado, per tenere alta l’attenzione sugli ostaggi israeliani ancora in mano ad Hamas – dopo avere trovato online l’evento.I soccorritori hanno spento le fiamme sui corpi dei feriti anche avvolgendoli con delle bandiere. Mohamed Sabry Soliman è stato arrestato dalla polizia senza che facesse resistenza. L’uomo è residente nella locale contea di El Paso ed era entrato negli Usa nell’agosto 2022 con un visto (turistico) B2, scaduto a febbraio 2023. Nel settembre dell’anno precedente aveva presentato domanda di asilo. Gli investigatori ritengono che abbia agito da solo ed escludono per il momento legami con gruppi organizzati, ma stanno scandagliando la sua vita e i suoi profili social.Fin dai primi momenti, il capo del Bureau, Kash Patel, ha parlato di un “attacco terroristico mirato“, dando la linea al resto dell’amministrazione Trump. Il presidente Usa ha ammonito su Truth che “il terribile attacco” di lunedì “non sarà tollerato negli Stati Uniti d’America” e che “gli atti di terrorismo saranno perseguiti con la massima severità prevista dalla legge”, scaricando la responsabilità dell’accaduto sul suo predecessore e tirando in ballo il tema dell’immigrazione: l’attentatore “è arrivato grazie alla ridicola politica di Biden delle frontiere aperte, che ha danneggiato così il nostro Paese. Deve andarsene in base alla politica di Trump”. Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha condannato il “violento attacco terroristico rivolto contro persone pacifiche, che desideravano esprimere la loro solidarietà agli ostaggi tenuti da Hamas, semplicemente perché erano ebrei”.L’episodio arriva in un momento di forti tensioni negli Stati Uniti a causa della guerra di Israele a Gaza. Tra i casi più recenti, l’attacco incendiario alla residenza del governatore dem della Pennsylvania Josh Shapiro (di fede ebraica) e l’attentato alla coppia che lavorava all’ambasciata israeliana a Washington, uccisa da un cittadino di Chicago mentre usciva dal Jewish Museum della capitale americana.L'articolo Molotov contro un corteo pro-Israele in Colorado: il 45enne “programmava l’attacco da un anno”. Dodici i feriti proviene da Il Fatto Quotidiano.