Justin Timberlake è un miracolo. Ha iniziato a cantare a 11 anni, ha fatto parte di una boyband, gli *Nsync, e ha dominato la scena della musica mondiale nei primi anni 2000. Poi ci sono stati anche stati momenti down, come quando è stato arrestato a giugno 2024, per guida in stato di ebbrezza, e poi l’annullamento di alcune date a causa di problemi di salute. Ma il 44enne Timberlake è ancora qui “sano, vivo e lucido” (per citare Vasco Rossi), tra noi a ricordarci che il talento è riuscito a conservarlo gelosamente e lo ha dimostrato nell’unica tappa italiana del “The Forget Tomorrow World Tour” a Milano, ieri 2 giugno, sul palco degli I-Days Milano Coca-Cola, applaudito da 30mila fan provenienti da tutta Italia ed Europa. Nel pit gold c’erano greci, inglesi e americani. Un concerto elegante che ha visto al centro l’artista con i 17 elementi della strepitosa band Tennessee Kids. Un gradito ritorno dopo 18 lunghi anni di attesa. L’ultima volta a Milano, infatti, è stato al Forum il primo giugno 2007 per il “FutureSex/LoveShow”.In completo gessato verde, occhiali da sole e sneakers, Timberlake ha sganciato subito le sue hit “Mirrors” e “Cry Me a River” come bigliettino da visita, qualora ci si fosse dimenticati che per anni ha tenuto saldamente tra le mani lo scettro di principe del pop. Dal suo ultimo disco “Everything I Thought It Was” sono stati inseriti i singoli “Selfish” e “No Angels”, oltre a “Play”. Ma poi la scaletta era incastonata da brani indimenticabili come “Senorita”, “Can’t Stop The Feeling!” e “What Goes Around… Comes Around” .In un attimo di pausa Timberkale ha dialogato col pubblico e intona pure un ‘tanti auguri’ a una fan: “Adoro tutti questi cartelli. Serena, ragazzi, è il compleanno di Serena, come si canta “Tanti auguri” qui? Tanti auguri! Grazie. Come stiamo andando dietro, laggiù? E da questa parte? Vi vedo lassù sugli spalti, e ascoltate, so come stiamo andando qui in pista. Sì. Signore e signori, siamo JT e i Tennessee Kids. Fate un po’ di rumore per questi meravigliosi musicisti. Siamo così entusiasti di essere qui con voi stasera. Canteremo stasera. Balleremo stasera. Ci innamoreremo stasera. Canteremo ancora. Balleremo ancora. Siete con me?”.Poi verso la conclusione dello show Timberlake ha ripreso la parola: “A tutti noi qui sul palco e a tutti coloro che hanno allestito questo spettacolo, grazie mille per averci ospitato stasera, Milano. Grazie per essere venuti. C’è qualcuno là fuori che mi vede per la prima volta? Bene, benvenuti alla festa. E c’è qualcuno che canta con me da 25/30 anni? Sì? Beh, voglio solo dire a ognuno di voi che ho tanta gratitudine nei vostri confronti e tanto amore, grazie di cuore. Sapete già tutti che questo è il mio Paese preferito al mondo. Sapete che alla fine dico ‘ti amo’. L’ho sognato di dire quando ero un bambino e credo che non ci sia modo migliore per dirlo se non per ringraziarvi per aver realizzato i sogni di un ragazzo di una piccola città del Tennessee. Ti amo così tanto, Milano”.La scia finale dello show è segnato da due brani immancabili del repertorio di Timberlake: “SexyBack” e “Until the End of Time”. Insomma Justin Timberlake andrebbe studiato anche dai nuovi artisti italiani – spesso impalati sul palco e rigidi – perché un talento deve saper anche intrattenere con la voce senza dubbio, ma anche esprimendo in toto -laddove fosse presente, ma qui è un altro tema – il carisma. E in pochi riescono a farlo con eleganza e sensualità.Dai grandi c’è sempre da imparare. ‹ › 1 / 4 Justin Timberlake ‹ › 2 / 4 Justin Timberlake ‹ › 3 / 4 Justin Timberlake ‹ › 4 / 4 Justin Timberlake L'articolo L’ex principe del pop riesce ancora a stupire con e senza effetti speciali: Justin Timberlake a Milano ha dimostrato come si conserva il talento dopo 30 anni proviene da Il Fatto Quotidiano.