Scontro tra Musk e Trump: dopo giorni di attacchi sui social, il primo contatto tra i loro consiglieri 

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Il futuro dei rapporti tra Donald Trump e Elon Musk resta incerto. Ma dopo giorni di scontri feroci a colpi di post sui social media, i due hanno sospeso – almeno pubblicamente, sulle rispettive piattaforme (Truth e X) – le ostilità. Secondo quanto riferito da due funzionari della Casa Bianca a Politico, nella giornata di venerdì 6 giungo si è svolta una telefonata tra i due consiglieri vicini al presidente e al miliardario. Un primo tentativo di allentare la tensione, ma che non basta a rassicurare sul futuro della loro relazione.«Trump ha smesso di pubblicare contro Musk, ma non vuol dire che sia contento»«Trump ha smesso di pubblicare su Musk ma non vuol dire che sia contento», ha spiegato uno dei funzionari. Anche perché ieri, sabato 7 giugno, il presidente americano ha rilasciato un’intervista telefonica a Nbc News, in cui ha lanciato un monito diretto a Musk: «Ci saranno gravi conseguenze» se il fondatore di Tesla dovesse decidere di sostenere economicamente i candidati democratici contrari alla legge di bilancio promossa dai repubblicani. Ma entrambi, l’uomo più potente del mondo e quello più ricco, sembrano aver momentaneamente sospeso (almeno sui social) lo scambio di accuse, che aveva toccato toni altissimi: da un lato, Musk aveva invocato l’impeachment di Trump; dall’altro, il presidente aveva minacciato di revocare i contratti federali alle aziende del miliardario.L’irritazione di Trump (non soltanto per Epstein)Trump sarebbe stato particolarmente irritato – scrive il giornale statunitense – dal fatto che Musk abbia insinuato con un tweet su X (poi cancellato) un legame del presidente con il defunto molestatore sessuale Jeffrey Epstein. Tuttavia, ciò che ha davvero fatto infuriare il presidente, secondo i due funzionari, è stato il vanto di Musk di essere stato determinante per la sua vittoria alle elezioni del 2024, affermando di aver contribuito con oltre 250 milioni di dollari in donazioni politiche. Né i collaboratori di Elon Musk né la portavoce di Trump, Karoline Leavitt, hanno rilasciato dichiarazioni ufficiali. Leavitt si è limitata a ribadire: «Come ha già affermato il presidente Trump, la sua priorità resta l’approvazione del “Grande e Meraviglioso” disegno di legge».La rottura prima dello scontro socialA peggiorare ulteriormente la situazione è stata poi la decisione di Trump di ritirare la candidatura di Jared Isaacman, sostenuto da Musk per la guida della Nasa, compromettendo definitivamente una relazione già fragile. Secondo quanto riportato anche da Axios, un ruolo centrale in questa scelta lo avrebbe avuto Sergio Gor, direttore del personale della Casa Bianca, che da tempo mantiene rapporti tesi con il miliardario e avrebbe spinto per far naufragare la nomina. Sebbene molti esponenti del Partito Repubblicano e osservatori politici ritengano che Trump manterrebbe il controllo se la faida con Musk dovesse riesplodere, c’è consapevolezza che il fondatore di Tesla rappresenti un avversario fuori dagli schemi: l’uomo più ricco del mondo, con una piattaforma social capace di eguagliare – se non superare – l’eco mediatica della presidenza.Foto copertina: ANSA / EPA/SAMUEL CORUM / PISCINA | Trump e Musk davanti ai veicoli Tesla alla Casa Bianca a Washington, 11 marzo 2025L'articolo Scontro tra Musk e Trump: dopo giorni di attacchi sui social, il primo contatto tra i loro consiglieri  proviene da Open.