Negli ultimi anni, la crescente attenzione verso la prevenzione delle malattie neurodegenerative ha portato alla diffusione di nuove strategie alimentari pensate per tutelare la salute del cervello. Una delle più promettenti è la dieta MIND, acronimo di Mediterranean-DASH Intervention for Neurodegenerative Delay. Sviluppata da ricercatori del Rush University Medical Center di Chicago, questa dieta fonde le migliori pratiche della dieta mediterranea e della dieta DASH, con l’obiettivo specifico di rallentare il declino cognitivo.La forza della dieta MIND risiede nella sua capacità di ridurre significativamente il rischio di sviluppare demenza, anche seguendola solo parzialmente. Diversi studi, pubblicati su riviste scientifiche come “Alzheimer’s & Dementia”, hanno evidenziato una correlazione tra l’adesione a questo regime alimentare e una riduzione fino al 53% del rischio di Alzheimer nei soggetti più rigorosi. Ma la sorpresa è che benefici si riscontrano anche tra chi segue la dieta con moderazione.Dieta MIND: la strategia alimentare che protegge il cervello a tutte le etàContrariamente a quanto si possa pensare, adottare la dieta MIND non è utile solo in età avanzata. Anzi, iniziare a seguirla già a partire dai 30 o 40 anni può rappresentare un investimento fondamentale per la salute mentale futura. Gli esperti sottolineano che molti dei danni cerebrali alla base della demenza iniziano a svilupparsi decenni prima dei primi sintomi, rendendo la prevenzione precoce un’arma decisiva.La dieta MIND promuove il consumo regolare di verdure a foglia verde, frutti di bosco, cereali integrali, pesce, legumi e olio d’oliva, limitando invece cibi come carne rossa, dolci, burro, formaggi e fritti. Questo mix contribuisce a ridurre l’infiammazione e lo stress ossidativo, due fattori chiave nel deterioramento cognitivo.Un altro punto a favore di questo approccio è la sua accessibilità. A differenza di molte diete che impongono restrizioni rigide o prevedono alimenti costosi e difficili da reperire, la dieta MIND si basa su cibi semplici e presenti nella cucina quotidiana. Questo la rende facilmente sostenibile nel lungo periodo, aumentando le possibilità di adottarla come vero e proprio stile di vita.La dieta non è una panaceaGli effetti positivi della dieta MIND non si fermano alla prevenzione della demenza. Diversi studi hanno mostrato benefici anche sull’umore, sulla memoria a breve termine e sulle capacità di concentrazione. Alcuni ricercatori suggeriscono che possa anche contribuire a ridurre il rischio di depressione, patologia spesso correlata a disturbi cognitivi nelle fasi avanzate della vita.Naturalmente, la dieta non è una panacea. Deve essere inserita in un contesto più ampio di prevenzione, che comprende l’attività fisica regolare, un buon riposo notturno e la stimolazione mentale. Tuttavia, rappresenta un pilastro fondamentale per chi desidera prendersi cura del proprio cervello con lungimiranza.In un’epoca in cui l’aspettativa di vita si allunga, ma i casi di demenza aumentano, scelte quotidiane come ciò che mettiamo nel piatto possono fare la differenza. La dieta MIND, con la sua efficacia dimostrata e la sua semplicità, si propone come una strategia concreta per tutelare la nostra mente, oggi e domani.Foto di Elena Leya su UnsplashLeggi l'articolo completo su: Dieta MIND: come ridurre il rischio di demenza a qualsiasi età - Articolo originale di: Focustech.it