TIVOLI – Daniela Circelli uccisa sulle strisce: sconto di pena per il pirata della strada

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Quattro anni e 8 mesi di reclusione oltre alla revoca della patente di guida.Mohamed Samy Aref Gebril, 27enne egiziano, regolare in Italia con contratto di lavoroSi è concluso così stamane, martedì 10 giugno, al Tribunale di Tivoli il processo a carico di Mohamed Samy Aref Gebril, l’egiziano di 27 anni che nella notte tra domenica 8 e lunedì 9 settembre 2024 investì, uccise e abbandonò sull’asfalto senza vita sulla via Tiburtina a Tivoli Terme Daniela Circelli, la 39enne dipendente Amazon di Guidonia (CLICCA E LEGGI L’ARTICOLO DI TIBURNO).Daniela Circelli, 39enne di Guidonia investita e uccisa sulle strisce pedonali da un’auto pirataIl giudice per l’udienza preliminare Raffaele Morelli ha ammesso Gebril al patteggiamento per i reati di omicidio stradale e calunnia per aver accusato un connazionale che viaggiava insieme a lui a bordo della Volkswagen Golf, intestata ad un tunisino titolare di un’attività commerciale a Bagni (CLICCA E LEGGI L’ARTICOLO DI TIBURNO).Si tratta di un procedimento penale speciale nel quale l’imputato reo confesso e il Pubblico ministero chiedono al giudice l’applicazione di una pena ridotta fino a un terzo rispetto a quella prevista per il reato commesso.Nonostante l’opposizione da parte del difensore di Mohamed Samy Aref Gebril, il Gup ha inoltre ammesso la costituzione di parte civile nel processo dei genitori di Daniela Circelli, dei suoi due figli, delle due sorelle e del nipote della donna uccisa, tutti rappresentati dall’avvocata Tiziana Ronchetti di Guidonia.Oltre alla pena di 4 anni e 8 mesi, Gebril è stato condannato alla sanzione amministrativa accessoria della revoca della patente di guida, al pagamento delle spese processuali e di 4.250 euro per le spese di costituzione di parte civile.Stamane Mohamed Samy Aref Gebril ha rinunciato a presenziare in aula, mentre hanno partecipato all’udienza Saverio Circelli, 70 anni, e la moglie Angela Pagnani, di 65.“Accettiamo la sentenza con rassegnazione – il commento dei genitori della vittima – nessuna condanna potrà restituirci la nostra Daniela”.“Ringrazio il pubblico ministero Gabriele Iuzzolino per aver svolto le indagini in maniera veloce ed efficace e il giudice Raffaele Morelli per non aver esitato sulla richiesta di costituzione di parte civile – ha commentato al termine del processo l’avvocata Tiziana Ronchetti – Un dolore così grande non può essere lenito da alcuna sentenza, ma siamo lieti che il sistema giudiziario abbia funzionato bene”.LA TRAGICA NOTTE DI VIA TIBURTINA, DANIELA FALCIATA SULLE STRISCE PEDONALIIl passaggio pedonale di via Tiburtina dove Daniela Circelli fu travolta dalla Golf condotta da GebrilSecondo la ricostruzione dei militari della stazione di Tivoli Terme, l’omicidio stradale della donna avvenne alle ore 00,09 di lunedì 9 settembre 2024 all’altezza del civico 351 e del chilometro 22,150 della TiburtinaDaniela era stata accompagnata in auto dal cognato dalla sua abitazione nel quartiere di Casa Calda, a Guidonia, fin sulla via Tiburtina, angolo via Pio IX, all’altezza del Centro commerciale “Le Palme”.Scesa dalla vettura del cognato, sotto il nubifragio la 39enne attraversava la strada sulle strisce per raggiungere l’opposta carreggiata dove la attendeva in auto un collega insieme al quale avrebbe raggiunto la sede di lavoro, lo stabilimento Amazon di Settecamini.Il corpo di Daniela fu scaraventato a circa 37 metri dal punto d’impattoUna Peugeot 207 diretta a Tivoli si fermò per consentire a Daniela di attraversare sulle strisce, ma in quel momento sopraggiunsero a tutto gas una Bmw con due nordafricani a bordo e la Volkswagen Golf condotta da Mohamed Samy Aref Gebril, a fianco del quale sedeva Abdelwahab H., mentre sui sedili posteriori c’erano Abdalla H. e Abdelhamid H.La Procura ha accertato che Gebril ha tenuto una condotta di guida sconsiderata, viaggiando ad una velocità di circa 85 chilometri in un tratto in cui il limite è di 50 all’ora, senza rallentare, nonostante l’orario notturno, la scarsa visibilità, il nubifragio in corso, la presenza di abitazioni e di una fermata Cotral, ma soprattutto l’attraversamento pedonale segnalato da un pannello verticale.Così la Golf sorpassò la Peugeot e travolse la donna sbalzandola a circa 37 metri dal punto d’impatto per poi dileguarsi col favore del buio e della pioggia.L’impatto fu devastante e Daniela spirò pochi istanti dopo sull’asfalto.DECISIVI LE TELECAMERE E I PROTAGONISTI DELLA FOLLE CORSASetacciando le immagini registrate da decine di telecamere degli impianti di videosorveglianza della via Tiburtina, nel giro di 24 ore gli investigatori coordinati dal pubblico ministero Gabriele Iuzzolino erano riusciti a individuare i protagonisti della folle corsa e a sequestrare la Golf.Incensurato, regolare in Italia e con un contratto di lavoro presso il Centro Agroalimentare Romano di Setteville di Guidonia, Gebril fu rintracciato martedì 10 settembre e accompagnato in caserma a Tivoli Terme.Tuttavia, davanti ai militari, l’egiziano 26enne negò le sue responsabilità scaricando la colpa su Abdelwahab H., il connazionale che viaggiava accanto a lui nella Volkswagen Golf.“Abdul… iniziava a seguire la Bmw ad alta velocità – il racconto di Gebril ai carabinieri il 10 settembre 2024 – Io impaurito da quanto Abdul stava facendo, dato che nel frattempo pioveva molto forte, gli dicevo di rallentare, ma lui non curante del pericolo continuava a seguire ad alta velocità il suo amico.Giunti all’altezza della rotonda del Centro Commerciale Tiburtino, Abdul rallentava un po’ mentre la Bmw proseguiva la corsa. Abdul azionava i tergicristalli al massimo poiché la visibilità era molto ridotta per la forte pioggia e proseguiva la marcia.Proseguendo sulla via Tiburtina, giunti all’altezza dell’incrocio con via Pio IX, dove c’è un chiosco di un fioraio, Abdul superava un veicolo che stava svoltando a destra ed all’improvviso abbiamo visto una donna che attraversava.Abdul non riusciva ad evitare l’impatto ed investiva la donna.Abdul, nonostante quanto accaduto, non fermava la marcia e proseguiva, mentre io gli dicevo di tornare indietro a vedere cosa fosse accaduto, ma lui mi rispondeva che non aveva la patente e perciò non poteva tornare indietro”.Versione rettificata a distanza di 72 ore, quando – era venerdì 13 settembre, ndr – il giovane extracomunitario era tornato nella caserma di via Vittorio Alfieri insieme all’avvocato Giovanni Tommaso Maria Persichetti confessando che al volante della Golf c’era lui e non il suo amico.Proprio grazie a quella confessione da lunedì 23 settembre Mohamed Samy Aref Gebril è agli arresti domiciliari dopo aver trascorso 5 notti nel carcere di Rebibbia (CLICCA E LEGGI L’ARTICOLO DI TIBURNO).L'articolo TIVOLI – Daniela Circelli uccisa sulle strisce: sconto di pena per il pirata della strada proviene da Tiburno Tv.