Piccolo momento di imbarazzo per Carlo Calenda. Il leader di Azione è andato al seggio oggi 9 giugno per partecipare al voto sui cinque referendum in corso, ma gli scrutatori lo hanno rimandato indietro: nella sua tessera elettorale non c’era più spazio per ulteriori timbri. È stato uno degli addetti al seggio a indicare la soluzione: «Vada in via Petroselli (sede dell’Ufficio servizi elettorali del Comune di Roma, ndr) e le rifanno subito la scheda». Calenda ha sussultato quando si è reso conto dell’inconveniente, poi ha abbozzato e assicurato agli scrutatori che sarebbe tornato una volta ottenuta la nuova tessera «immacolata».Calenda: «È giusto che chi è eletto vada a votare»All’uscita dal seggio, il leader di Azione ha commentato l’episodio con una battuta: «Sono andato a votare e avevo anche la scheda esaurita. Detto questo, sono un senatore eletto: è giusto che chi è eletto vada a votare. Dopodiché sui referendum… è una lunga prassi. Chi vuole andare va, chi non vuole andare non va: vuol dire che non è d’accordo con i quesiti, e non c’è nulla di antidemocratico in questo».Come, quando e per cosa si votaI seggi per esprimersi sui cinque quesiti referendari sono aperti anche oggi dalle 7 alle 15 per la seconda giornata di voto. I cittadini sono chiamati a esprimersi su cinque quesiti: quattro riguardano il lavoro (tra cui il contratto a tutele crescenti e la disciplina dei licenziamenti illegittimi) e uno la cittadinanza italiana. Alle 23 di ieri, primo giorno di voto, l’affluenza si è attestata al 22,73% nelle 61.591 sezioni aperte sul territorio nazionale, con variazioni minime tra i quesiti. La Toscana guida con la partecipazione più alta (29,99%), mentre il Trentino Alto Adige registra il dato più basso (16,13%). Oltre ai referendum, si vota anche per i ballottaggi in 13 comuni sopra i 15mila abitanti, tra cui Taranto, Matera e Nuoro, e per il primo turno in sette comuni sardi.L'articolo Referendum, Calenda «rimbalzato» al seggio: la sua tessera elettorale ha esaurito gli spazi – Il video proviene da Open.