Vasile Frumuzache potrebbe non aver agito da solo. È l’ultima ipotesi messa al vaglio dalla procura di Prato, al lavoro nelle indagini sul 32enne romeno, reo confesso dell’omicidio di Denisa Paun e Ana Maria Andrei. L’ufficio inquirente guidato da Luca Tescaroli sta cercando di fare luce sulle deboli ricostruzioni di Frumuzache relative alla sera dell’omicidio di Denisa. Frumuzache si trova in carcere con l’accusa di omicidio volontario e occultamento di cadavere. Venerdì il 32enne è stato aggredito da un altro detenuto, che è parente di Ana Maria Andrei, una delle sue vittime: gli è stato versato olio bollente sul viso.La nuova ipotesi – Ma è sull’omicidio dei Denisa Paun che si concentrano le indagini. Stando a quanto raccontato nel corso degli interrogatori, l’uomo avrebbe strangolato la donna per poi decapitarla nella stessa camera dove avevano avuto un incontro sessuale a pagamento. In quella stanza, però, non risulta alcuna traccia di sangue, né apparenti segni di pulitura di materiale ematico. Un particolare che, secondo la procura, fa pensare al coinvolgimento di una terza persona, complice nella pulizia del luogo del delitto e nel trasporto del cadavere. Dopo aver visionato le immagini fornite dal residence, ritenute non sufficienti, gli inquirenti ora attendono i filmati delle telecamere pubbliche del Comune, essenziali per verificare la veridicità delle confessioni del 32enne rispetto ai tragitti, agli orari e al trasporto all’esterno del corpo dentro valigie.Le indagini – Intanto, la procura continua ad indagare sul passato di Frumuzache, sospettato di aver ucciso altre prostitute. Dopo l’ultima perquisizione nella casa dell’uomo a Monsummano Terme (Pistoia), dove viveva con la moglie e due figli piccoli, gli inquirenti hanno disposto accertamenti sulle denunce di scomparsa, casi irrisolti e sparizioni sospette avvenute negli ultimi dieci anni nei territori dove ha vissuto: dalla provincia di Trapani alla Toscana. In esame anche sette anni di tabulati telefonici da e verso gli apparecchi fissi e cellulari di cui la guardia giurata ha avuto disponibilità nel corso di questo periodo, in modo da ricostruire in modo dettagliato i rapporti e la sua rete di contatti.Le parole del direttore della Vigilanza – Ma chi è questo 32enne romeno? Davvero ha commesso altri omicidi? “Era un ottimo dipendente, invece fuori dal lavoro ha distrutto la vita a più persone, a cominciare dalla sua famiglia”, ha detto Cristiano Niccolai, presidente di Globo Vigilanza, l’agenzia per la quale Frumuzache lavorava da tre anni), che, in un’intervista a La Repubblica, ha commentato la notizia del duplice omicidio. “È sempre sembrata una persona validae con noi si è comportato correttamente. Non aveva dato sospetti, anche perché nei giorni dell’omicidio era in ferie“, ha aggiunto in un’intervista a Repubblica il datore di lavoro del presunto serial killer.L'articolo “Frumuzache ha un complice”: l’ipotesi della procura. Il suo datore di lavoro: “Nei giorni dell’omicidio era in ferie” proviene da Il Fatto Quotidiano.