È stato l’attacco «più devastante dall’inizio della guerra su larga scala» quello che è piovuto dal cielo su Kharkiv sotto forma di missili, bombe guidate e droni. Al momento, come ha scritto il sindaco della seconda città dell’Ucraina, il bilancio recita tre vittime e almeno diciassette feriti, a cui si aggiungono due morti a Cherson. Secondo fonti locali, nella città a pochi chilometri dal confine con la Russia sarebbero state segnalate almeno «40 esplosioni». La maggior parte ha colpito le strutture abitative della città. Il contrattacco ucraino su Mosca: oltre 82 droniKiev non è stata a guardare. Mentre, stando al ministro della Difesa, la Russia lanciava 206 droni e nove missili verso le città ucraine, gli uomini del presidente Volodymyr Zelensky hanno contrattaccato pesantemente lanciando almeno 82 droni contro la capitale russa. Il pericolo, scrive il Guardian, ha costretto le autorità aeree di Mosca a chiudere temporaneamente tutti gli aeroporti della zona, per la terza volta negli ultimi tre giorni. Trump e la paura di un «conflitto nucleare vicino»Mentre il fronte ucraino non sembra raffreddarsi, le trattative per un possibile cessate il fuoco sembrano sempre più lontane. La posizione sempre più defilata, o comunque sempre meno decisa, degli Stati Uniti ha tolto l’unico solido appoggio a Kiev. «A volte è meglio lasciarli combattere per un po’ e poi separarli. E ieri ho fatto questa analogia a Vladimir Putin», ha detto negli scorsi giorni Donald Trump in una conferenza stampa dallo Studio Ovale. Un’immagine che il leader del Cremlino ha evidentemente interpretato come un via libera all’intensificarsi del conflitto a fuoco. Di escalation in escalation, ha poi aggiunto l’inquilino della Casa Bianca, l’ombra del conflitto nucleare si avvicina: «Arriveranno a tanto? Spero di no». L'articolo La furia russa su Cherson e Kharkiv: «L’attacco più devastante dall’inizio della guerra». Droni su Mosca: «Chiusi tutti gli aeroporti» proviene da Open.