I servizi di sicurezza ucraini hanno diffuso ulteriori filmati che, secondo quanto affermato, mostrano l’attacco sferrato contro alcuni aerei da guerra russi in una delle basi aeree prese di mira domenica scorsa. Le immagini mostrano un drone che decolla dal tetto di un camion e sorvola a bassa quota gli aerei parcheggiati, poi gli aerei in fiamme nella base militare russa di Belaya. Secondo funzionari ucraini, domenica scorsa, nel giro di poche ore, quasi un terzo della flotta di bombardieri strategici di Mosca è stata distrutta o danneggiata da droni introdotti di nascosto nel territorio russo. L’operazione dei servizi di sicurezza ucraini, nome in codice “Spiderweb”, ha richiesto oltre 18 mesi di meticolosa pianificazione e ha comportato grandi rischi. È stata supervisionata personalmente dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky. L’SBU ha affermato che i droni erano altamente automatizzati e pilotati in parte da un operatore e in parte da un’intelligenza artificiale che li guidava lungo una rotta prestabilita in caso di perdita del segnale. Droni di questo tipo sono già stati utilizzati in prima linea in Ucraina. L’operazione segreta è stata descritta dal presidente ucraino come un evento “da ricordare nei libri di storia”.