Referendum, proposta di legge popolare per l’abolizione del quorum. Staderini: “In 2 ore 1000 firme, a luglio in Aula”

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“In 2 ore abbiamo raccolto più di mille firme digitali per abolire il quorum nei referendum“, dice soddisfatto Mario Staderini, ex radicale e primo firmatario della proposta di legge popolare per abolire l’asticella della partecipazione nelle consultazioni dal basso. La pagina per la raccolta firme è stata pubblicata sul sito del ministero della Giustizia, dove si può firmare accedendo con Spid o cara d’identità elettronica. (https://firmereferendum.giustizia.it/referendum/open/dettaglio-o pen/3900018). Il quorum per le consultazioni popolari è previsto dall’articolo 75 della Carta: 50 per cento degli elettori più uno. Dunque bisogna cambiare il testo fondante della Repubblica.La prima lotta: le firme digitali – La proposta per abolire il quorum era stata depositata alla Corte di Cassazione già lo scorso 5 giugno, dal comitato “Basta quorum!”. È il secondo tempo della battaglia per rivitalizzare i referendum, una lotta capitanata da Mario Staderini. Già nel 2021, dopo la condanna dell’Onu, Staderini aveva vinto il primo “match” con l’introduzione della firma digitale. “Ora non servono più 500 mila firme di carta con la trappola delle autenticazioni, si può fare tutto on line dando nuovo impulso ai referendum perché con il digitale si rimuovono tutti gli ostacoli”. Problema: il voto popolare finisce puntualmente infranto sull’insormontabile scoglio del quorum. Come i 5 quesiti referendari su lavoro, sicurezza e cittadinanza: partecipazione intorno al 30%, secondo dati parziali, ben lontani dalla soglia del 50% degli elettori più uno.La crisi della partecipazione – Quella di oggi è stata la prima tornata referendaria nata dalla raccolta delle firme digitali, ma il destino è simile alle precedenti. Il referendum sulle trivelle raggiunse il 31,19% nel 2016. La consultazione sulla giustizia lanciata da Lega e Partito radicale toccò il 20,9% nel 2022. “Serve un passo in avanti con l’abolizione del quorum – dice Staderini – solo allora i cittadini potranno esprimersi davvero attraverso i referendum”. Del resto, la partecipazione politica è ai minimi storici, come testimonia il dato sull’affluenza alle ultime elezioni europee: solo il 49,69% degli elettori si è recato alle urne, neppure uno su due, meno del quorum necessario per il referendum (50% più uno). “Oggi, continuare a mantenere il quorum significa abolire i referendum”, spiegano nel comunicato i promotori del comitato “Basta quorum!”. L’iniziativa è sostenuta anche da Stephan Lausch e Alex Marini, attivisti storici delle associazioni di promozione dei diritti politici “Iniziativa per più democrazia” di Bolzano e “Più democrazia in Trentino”, e da Lorenzo Mineo, tesoriere del movimento paneuropeo “Eumans”.La proposta, formata da un solo articolo, chiede di eliminare il quorum previsto per i referendum abrogativi. Servono 50 mila firme: poi arriverà in Parlamento, con l’obbligo per gli eletti di valutare il testo. Lo scopo è aggiornare l’istituto al mutato contesto democratico: all’alba della Repubblica si recavano al voto percentuali bulgare di elettori, anche il 90%. Oggi, sovente, appena uno su due va alle urne. I promotori ricordano come non votare portasse conseguenze, fino al 1993: “Gli elettori che disertavano il voto venivano annotati e registrati, come sanzione simbolica”. Dal 1997 solo il referendum del 2011, con i quesiti su acqua pubblica e nucleare, ha superato il quorum. Anche nel 2016 andò a votare la maggioranza degli italiani ma era la consultazione costituzionale Renzi-Boschi, dove il quorum non era previsto.Ue, gran parte dei Paesi non ha quorum – Staderini ricorda come nella maggior parte dei Paesi Ue non sia prevista l’asticella e neppure negli Usa. “In Svizzera negli ultimi 12 anni la media della partecipazione ai referendum è al 47%, eppure nessuno si sogna di invalidare i risultati”, sottolinea Lausch. L’obiettivo è raccogliere le firme in fretta per portare la legge in parlamento a luglio, quando la maggioranza vorrebbe mettere in agenda la riforma costituzionale del premierato. Nulla osta ad agganciare l’abolizione del quorum per il referendum.L'articolo Referendum, proposta di legge popolare per l’abolizione del quorum. Staderini: “In 2 ore 1000 firme, a luglio in Aula” proviene da Il Fatto Quotidiano.