Un uomo in un'area di servizio (Jesus Hellán/Contacto via ZUMA Press, ANSA)Il divieto di circolazione dei veicoli diesel di classe Euro 5 in Lombardia, Veneto, Piemonte ed Emilia-Romagna che sarebbe dovuto entrare in vigore il prossimo primo ottobre sarà posticipato di un anno, al primo ottobre 2026. È stato deciso con un emendamento al decreto Infrastrutture approvato martedì dalle commissioni Ambiente e Trasporti della Camera. Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini ha presentato il rinvio dell’entrata in vigore del divieto come un suo successo, nonostante la norma fosse stata approvata proprio dal governo di cui fa parte, per rispondere ai criteri di tutela ambientale stabiliti dall’Unione Europea.Il divieto in questione riguarda le auto e diverse classi di veicoli commerciali, sarà attivo solo nei mesi invernali (quelli in cui i problemi legati all’inquinamento dell’aria sono maggiori) e ha criteri di applicazione diversi a seconda delle regioni. L’emendamento stabilisce inoltre che dovrà essere applicato prioritariamente nei comuni con oltre 100mila abitanti, e non più in quelli con almeno 30mila, come previsto inizialmente. L’emendamento è stato approvato in commissione parlamentare: ora il decreto in cui è inserito dovrà essere convertito in legge da entrambe le camere del parlamento. Il divieto coinvolgerebbe, al momento, 1 milione e 300mila auto immatricolate dal 2011 al 2015.Le regioni avranno comunque la possibilità di introdurre limitazioni alla circolazione dei mezzi anche prima del primo ottobre del 2026, in caso lo ritengano necessario per rispettare le norme europee sulle emissioni inquinanti. L’emendamento prevede anche la possibilità opposta: che le regioni non limitino la circolazione dei veicoli diesel Euro 5, a patto di inserire nei propri piani per la tutela della qualità dell’aria specifiche misure che compensino il loro maggiore inquinamento.– Leggi anche: Cos’è questa storia del divieto alle auto diesel Euro 5Tag: auto-diesel-inquinamento-matteo salviniConsigliati