Al passo con i tempi, Dacia ha elettrificato le proprie motorizzazioni a due e quattro ruote motrici senza rinunciare al Gpl, la soluzione così amata dagli italiani, che continuano ad apprezzare il rapporto tra affidabilità, percorrenza e costo di gestione. Il gas petrolifero liquefatto ha un prezzo che è quasi due volte e mezzo inferiore rispetto a quello della benzina.La Bigster mild hybrid-G 140 ha un’autonomia che può arrivare fino a 1.450 chilometri: oltre al serbatoio della verde da 50 litri, c’è la “bombola” per il Gpl che ne vale altri 49. La doppia, anzi, tripla alimentazione garantisce il 10% di emissioni di CO2 in meno. È la prima volta che un sistema bifuel viene abbinato alla tecnologia a 48 Volt. Il motore termico è il milledue tre cilindri turbo, che beneficia della frenata rigenerativa per ricaricare la batteria da 0,8 kWh che contribuisce all’avviamento e in fase di accelerazione. Poiché il serbatoio del gas è stato installato sotto il pianale del bagaglio, il volume di carico non cambia.L’opzione elettrificata a doppia alimentazione deriva dal sistema mild hybrid 140, offerta per la prima volta in assoluto da Dacia, e basata sul TCe 130 montato sulla Duster. Il motore benzina è a ciclo Miller con un rendimento ottimizzato e meno perdite di pompaggio, supportato dalla ibridizzazione a 48 V e da un cambio manuale a 6 marce. Il consumo medio omologato è di 5,6 l/100 km con emissioni di CO2 pari a 129 g/km.Anche la terza motorizzazione è una novità: sono solo per il marchio, ma per l’intero gruppo Renault. Si tratta della variante hybrid 155. In questa versione, sulla Bigster il quattro cilindri benzina da 109 Cv viene abbinato a due unità elettriche (una da 50 Cv e uno starter/generatore ad alta tensione), a una batteria da 1,4 kWh e ad un cambio automatico elettrificato senza frizione già in uso dall’azienda. La trasmissione assicura quattro rapporti al motore termico e due a quello elettrico.L’hybrid 155 è il nuovo top di gamma, come è giusto che sia per una ammiraglia, e vanta 15 Cv e 20 Nm (170 per il solo motore a combustione) in più rispetto alla soluzione hybrid 140 disponibile sulla Duster o sulla Jogger. Così equipaggiata, la Bigster ha anche una capacità di traino superiore, 250 kg aggiuntivi per un totale attorno alla tonnellata. Il costruttore fa sapere che, almeno in città, la frenata rigenerativa e la resa del cambio automatico consentono di circolare fino all’80% del tempo a zero emissioni. Il motore, inoltre, si avvia sempre in modalità 100% elettrica. Più in generale, Dacia parla di un miglioramento complessivo dell’efficienza che ha significato una limatura del 6% di consumi e emissioni. Oltre a queste varianti a trazione anteriore, esiste anche la declinazione 4×4 abbinata al sistema mild-hybrid 130: ne parliamo a proposito del fuoristrada.L'articolo Motorizzazioni tradizionali e hybrid. Così Dacia Bigster soddisfa ogni esigenza proviene da Il Fatto Quotidiano.