Il Tribunale di Reggio Emilia ha fatto cadere gran parte delle accuse del processo “Angeli e Demoni”, relativo al “caso Bibbiano”, sui presunti affidi illeciti nella Val d’Enza. I giudici collegiali di Reggio, presieduti da Sarah Iusto, hanno deciso undici assoluzioni nei confronti dei quattordici imputati. Per molte di esse, la formula è perché “il fatto non sussiste”. Sono state invece tre le condanne con pene lievi, sospese. Si tratta dell’ex responsabile dei servizi sociali Federica Anghinolfi, condannata a due anni per falso in bilancio; il suo collaboratore, Francesco Monopoli, condannato ad un anno e otto mesi; e la neuropsichiatra Flaviana Murru, condannata a cinque mesi. Quattro anni per lo psicoterapeuta Foti Bambini allontanati dalle loro famiglie e collocati in affido ad amici e conoscenti, con relazioni falsificate. È stato condannato a quattro anni Claudio Foti, lo psicoterapeuta titolare del studio di cura torinese per bambini ‘Hansel&Gretel’ nel rito abbreviato per la vicenda degli affidi illeciti di Bibbiano e della Val d’Enza. Foti, 70 anni, era accusato di abuso d’ufficio, frode processuale e lesioni gravissime. Assolta invece, perché il fatto non sussiste, l’assistente sociale Beatrice Benati, l’unica, con Foti, che aveva scelto il rito abbreviato. In 17 (su 22) sono stati invece rinviati a giudizio. Cinque i prosciolti da ogni accusa.Borgonzoni con t-shirt su BibbianoAula sospesa al Senato per qualche minuto dopo che l’esponente leghista Lucia Borgonzoni durante il suo intervento si è tolta la giacca mostrando una t-shirt bianca con una scritta ‘Parliamo di Bibbiano’. Subito è stata ripresa dalla presidente dell’aula Elisabetta Casellati che le ha chiesto di ricomporsi e poi ha interrotto la seduta. Alla ripresa è stata nuovamente interrotta da cori ‘Dignità dignità’ Borgonzoni è candidata al le regionali in Emilia Romagna, dove si trova Bibbiano.