Non una statistica ufficiale ma neppure un bel segnale per l’economia statunitense. Nel primo dei 4 giorni di Prime Day Amazon, le vendite segnano un calo del 41% rispetto al 2024. È vero che il periodo di saldi e offerte estive della piattaforma è stato esteso da due a quattro giorni ma i primi riscontri sono tutt’altro che incoraggianti. Il calo è stato segnalato da Momentum Commerce, società che gestisce le vendite online di 50 marchi in diverse categorie di prodotti e fasce di prezzo che portano alla piattaforma incassi per circa 7 miliardi di dollari l’anno. L’evento prolungato ha incoraggiato gli acquirenti a dedicarsi maggiormente alla “caccia al tesoro”, ha affermato John Shea, fondatore e amministratore delegato di Momentum. “I consumatori stanno curiosando e riempiendo i carrelli della spesa, ma rimandano l’acquisto nel caso in cui emergano offerte migliori. Periodi di offerti più brevi inducevano ad acquisti più veloci per il timore di perdere gli sconti”, ha aggiunto. “Tutto dipende da come andrà questa strategia dell’allungamento a quattro giorni”, ha concluso.L’appuntamento annuale con le offerte del colosso dell’e-commerce è considerato anche un indicatore degli umori dei consumatori ed è osservato quest’anno con particolare attenzione dopo che le minacce di guerre commerciali di Donald Trump stanno complicando le prospettive economiche. L’agenzia Bloomberg aveva dato conto di alcuni rivenditori online che hanno diminuito gli sconti o vi hanno rinunciato a causa della profonda incertezza. Amazon ha invece raddoppiato la durata dei saldi annuali. Nel primo giorno, gli acquirenti si sono concentrati su articoli di prima necessità come detersivi per i piatti, frullati proteici e altri alimentari, a scapito di beni più costosi come televisori e console per videogiochi. Quasi due terzi degli articoli acquistati costavano meno di 20 dollari, mentre solo il 3% costava più di 100 dollari.L'articolo Vendite di Amazon giù del 41% negli Stati Uniti nel primo giorno di offerte proviene da Il Fatto Quotidiano.