AGI - Le emozioni positive, a differenza di quelle neutre o negative, svolgono un ruolo cruciale nel rafforzare i ricordi, promuovendo un'attività cerebrale associata a migliori prestazioni mnemoniche. Lo rivela uno studio collaborativo condotto da Xi Jia presso l'Università Normale di Hangzhou e l'Università Normale di Nanchino, pubblicato su JNeurosci.La ricerca ha investigato l'influenza delle emozioni sulla formazione e il consolidamento della memoria. Lo studio ha coinvolto 44 partecipanti, la cui attività cerebrale è stata monitorata mentre visualizzavano coppie di immagini. Ogni coppia consisteva in un'immagine priva di significato, uno scarabocchio, seguita da un'immagine progettata per evocare una risposta emotiva specifica: positiva, neutra o negativa. Ogni coppia è stata presentata ai partecipanti tre volte.L'analisi dell'attività cerebrale durante queste sessioni di apprendimento ha rivelato un'associazione significativa: quando venivano evocate emozioni positive, si osservava una maggiore attività cerebrale nelle regioni coinvolte nei processi di memoria. Questa maggiore attivazione era predittiva di una migliore capacità dei partecipanti di ricordare gli scarabocchi abbinati alle immagini positive il giorno successivo.Questo studio fornisce prove concrete a sostegno dell'ipotesi che il contesto emotivo in cui avviene l'apprendimento influenzi direttamente la qualità della memorizzazione. In particolare, le emozioni positive sembrano agire come un catalizzatore, facilitando l'engagement neurale necessario per il consolidamento dei ricordi.Questa scoperta ha implicazioni significative per l'ottimizzazione delle strategie di apprendimento e per la comprensione dei meccanismi neurobiologici alla base della memoria emotiva.