I difensori di Sebastiano Visintin, indagato per la morte della moglie Liliana Resinovich, fanno ricorso in Cassazione contro l’ordinanza della Gip di Trieste Flavia Mangiante, che non ha accolto la richiesta della difesa che avrebbe voluto una perizia medico-legale. A riportarlo, è il giornale tristino Il Piccolo, che spiega come l’ordinanza che dispone l’incidente probatorio, firmata dalla magistrata lunedì 30 giugno, prevede accertamenti di natura genetica, merceologica e dattiloscopica, ma esclude l’esame medico-legale che avrebbe voluto la difesa di Visintin.La richiesta di una perizia medico-legaleI legali di Sebastiano Visintin, unico indagato per l’omicidio di Liliana Resinovich, ritrovata il 5 gennaio 2022, depositeranno oggi in Cassazione un atto di impugnazione dell’ordinanza della gip di Trieste. L’ordinanza, firmata da Mangiante la settimana scorsa, fissa l’udienza di incidente probatorio per martedì 8 luglio alle 15 e dispone in quel contesto di affidare ad alcuni periti l’incarico di eseguire accertamenti di natura genetica, merceologica e dattiloscopica come chiesto dall’accusa. Rigettata invece la richiesta della difesa rispetto a una perizia medico-legale. Secondo il ricorso dei difensori Alice e Paolo Bevilacqua, questo accertamento «si porrà, in sede di eventuale rinvio a giudizio, come passaggio preliminare ed essenziale di ogni successivo snodo probatorio». Secondo Bevilacqua, infatti, era proprio «nell’ambito di tale prevedibile sviluppo» che avrebbe dovuto «muoversi la Gip per discernere tra opportunità o meno di anticipare il conferimento dell’incarico della perizia medico-legale rispetto al processo». La difesa di Visintin ritiene che le consulenze medico-legali attualmente a disposizione presentino «evidenti discrasie scientifiche». La prima perizia medico legale, a firma di Fulvio Costantinides e Fabio Cavalli, concludeva per «una morte asfittica tipo spazio confinato, ‘plastic bag suffocation’ (Pbs) senza chiara evidenza di azione di terzi». La seconda, redatta da un team guidato da Cristina Cattaneo, era giunta alla conclusione che Liliana Resinovich fosse stata uccisa, soffocata, dopo essere stata aggredita.Le dichiarazioni di Claudio SterpinL’annuncio, da parte della difesa di Visintin, arriva a una settimana di distanza dalle dichiarazioni controverse di Claudio Sterpin, l’amante di Liliana Resinovich, che in un’intervista esclusiva a Open ha raccontato che la donna «faceva torti al marito da tanti anni, tanti. Loro non erano più marito e moglie da tempo». L’uomo ha parlato di come la coppia fosse in realtà separata da tempo, e dei continui tradimenti della donna nei confronti del marito: «Con me lo tradiva. Ma lei diceva sempre che tanto a Sebastiano non interessava, se lei lo tradiva». Ha anche aggiunto, però, che Visintin aveva dei comportamenti ossessivi nei confronti della vittima. «Sebastiano spiava Lilly, sicuramente. La controllava. Lui sapeva dove trovarla a tutte le ore della settimana. È successo un sacco di volte che si è presentato con la bicicletta, dove lei era o con le amiche, o con il fratello, o con la cugina, in un bar a bere qualcosa. Non può essere sempre un caso».L'articolo Liliana Resinovich, la difesa del marito Visintin fa ricorso in Cassazione dopo il rifiuto della Gip di una nuova perizia medico-legale proviene da Open.