di CarbloggerLa Fiat 500 torna ibrida su un corpo nato elettrico. Detta così, neanche Trump l’avrebbe potuta inventare. Infatti è la verità. E’ una operazione Frankenstein, quanto adatta ai nostri tempi difficili. Cosa non si fa per vendere, nel momento in cui la trasformazione della mobilità resta in salita. Nonostante elettricità faccia rima con sostenibilità, o con necessità, guardando ai danni crescenti da emergenza climatica.La Fiat 500 Hybrid, mild hybrid con il mille tre cilindri elettrificato da un Bsg da 5 cavalli già all’opera sulla Pandina, è una invenzione tutta made in Italy. Marketing, ma non solo. Nella desertificata Mirafiori, la Fiat 500 Hybrid va in produzione da novembre, per venderne almeno 5mila entro la fine dell’anno – parola di Olivier François, boss del marchio – e poi sperare di arrivare fino a 100mila unità all’anno (più o meno le 105mila 500 benzina vendute nel 2023, prima che Fiat decidesse di cancellarne qui la produzione), e ridurre anche la cassa integrazione. Se funziona, sarà ossigeno per il lavoro, innanzitutto.La Fiat 500 Hybrid mi fa tirare in ballo Picasso: “I buoni artisti copiano, i grandi artisti rubano”. Che poi forse Picasso non l’ha mai detta così, ma è stato Steve Jobs a citarla riferendosi alla sua incursione alla Xerox a caccia di idee. Una storia intrigante (per Jobs), se non la conoscete andate a cercarla.Che c’entra Picasso con la Fiat 500 Hybrid? L’auto nasce dentro il corpo della 500e che, da elettrica pura, ha dimezzato quest’anno le vendite, già da non strapparsi i capelli. Ma quando mai un simile trapianto? Per un attimo ho pensato alla furbata delle nuove piattaforme Stellantis Stla del vituperato Carlos Tavares, definite “Bev native” ma poi “altamente flessibili”, insomma capaci di accogliere anche motori a scoppio. E invece no, è proprio una invenzione. Cioè rubata, nello stile di Picasso (Jobs).Me ne avvedo da un articolo di Quattroruote dell’anno scorso, piuttosto bene informato, quasi una rarità. La nuova Hybrid nasce sulla piattaforma della 500e cui Olivier François dà a posteriori il nome Stla city (fin lì eMini), sulla quale sono state improvvisate modifiche per ospitare il tre cilindri e il Bsg della Fiat 500 Hybrid. Olivier, conteur superb, finge modestia, chiamando questa 500 “pragmatica”.Però si può dire anche che, per la nuova ibrida made in Mirafiori, in Fiat hanno copiato piattaforma del 2007 e motore del 2016 – derivazioni entrambe evolute, quanto ormai dai costi super pagati – per poter permettersi un prezzo di listino da 17mila euro. Pochi, tanti, dipende se sul mercato europeo il fascino discreto della mitica 500 funzionerà. O se i consumatori baderanno più alla sostanza per puntare, che so, a una cinque porte come la MG3 full hybrid da 16.900 euro, decisamente più efficiente, omologata per cinque persone, nata ieri.Insomma, Fiat 500 Hybrid, copiata o rubata? Picasso (questa l’ha detta lui, sicuro) aiuta: “Faccio sempre ciò che non posso fare, in modo da imparare come farlo”.@carblogger_itL'articolo La Fiat 500 torna ibrida nel corpo di un’elettrica. Copia o furto? Mi aiuta Picasso proviene da Il Fatto Quotidiano.