Potrebbe essere necessario un nuovo ente, parallelo all’Agenzia delle Entrate, per potenziare la capacità di riscossione fiscale degli enti locali. A dirlo è stato il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, in audizione in commissione Federalismo Fiscale alla Camera. “La riscossione è tema cruciale. Per una maggiore autonomia e sostenibilità finanziaria, è oggi fondamentale aumentare e migliorare la capacità di riscossione degli enti locali“, sono state le parole del ministro. Per Giorgetti “è fondamentale un riequilibrio strategico dell’operato dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione, anche valutando un nuovo ente di riscossione dedicato esclusivamente alla gestione e al recupero dei tributi locali, con personale specializzato in questa materia”.Come funzionerebbe il nuovo enteSecondo il ministro, il nuovo ente potrebbe beneficiare delle economie di scala presenti a livello nazionale, utilizzando il patrimonio informativo a disposizione dell’Agenzia delle Entrate e rafforzando l’interoperabilità delle banche dati, ed è “essenziale che questo nuovo soggetto sia integrato sinergicamente con l’attuale struttura di Ader, per poter trarre beneficio dalle esperienze finora maturate”. Inoltre, ha spiegato Giorgetti, “lavorerà in stretto collegamento con partner tecnologici quali Sogei e PagoPA, per garantire un’integrazione efficace dei processi e delle banche dati esistenti”. Il nuovo ente dovrebbe disporre di una “struttura informatica avanzata“, capace di integrare e incrociare le informazioni necessarie per la determinazione delle posizioni debitorie e per il monitoraggio dei soggetti incaricati delle attività operative.La Commissione parlamentare per l’attuazione del federalismo fiscale svolge l'audizione del Ministro Giancarlo Giorgetti – @MEF_GOV.Segui la diretta: https://t.co/GX4ECUGGlx #OpenCamera pic.twitter.com/b8ji9Wiax3— Camera dei deputati (@Montecitorio) July 9, 2025Giorgetti: “Completare federalismo fiscale è obiettivo complesso”In generale, ha aggiunto Giorgetti, completare il quadro dell’attuazione della riforma costituzionale in tema di federalismo fiscale sarà complesso. “Il completamento del percorso di attuazione del federalismo fiscale si configura oggi come un obiettivo particolarmente complesso. Questo non solo per la natura stessa del processo che coinvolge vari livelli di governo, ma soprattutto perché si inserisce in un contesto profondamente mutato rispetto a quello originario: il quadro economico, sociale e istituzionale attuale è infatti segnato da sfide e dinamiche molto diverse dal passato, che richiedono un approccio flessibile, capace di rispondere tempestivamente alle esigenze del Paese”, ha affermato il ministro. Secondo Giorgetti è fondamentale che il processo del federalismo fiscale tenga conto delle nuove dinamiche internazionali ed interne, “adottando, attraverso un efficace ricorso alla perequazione, misure che possano ridurre le disuguaglianze e promuovere uno sviluppo equilibrato ed inclusivo su tutto il territorio nazionale”.“Diversi scenari geopolitici hanno effetti differenziati tra regioni”Il ministro ha sottolineato come “a livello internazionale, il contesto economico e politico è ormai da tempo caratterizzato da instabilità e incertezza. In presenza di un’elevata integrazione economica e commerciale, i continui mutamenti degli scenari geopolitici producono effetti differenziati tra regioni e all’interno delle stesse, riflettendosi in modo significativo sulle dinamiche di crescita e sviluppo dei territori”. E, ha osservato, “guardando al contesto interno, i dati economici mostrano il permanere di disparità tra i cittadini e le imprese di diverse aree, che emergono tra diverse aree urbane e rurali, tra città metropolitane e zone più periferiche, nonché tra settori produttivi specifici. Negli ultimi anni, sono cresciuti i divari economici e sociali anche nel Centro-Nord, soprattutto tra aree interne e città. Questi fenomeni hanno portato allo spopolamento delle aree interne e alla desertificazione imprenditoriale di certi territori, pur a fronte della vivacità di specifici settori industriali.