Gli Ncc plaudono all'iniziativa di Forza Italia per riformare il settore

Wait 5 sec.

AGI - "Siamo molto soddisfatti del Pdl presentato da Forza Italia. Lo consideriamo un punto di arrivo di oltre dieci anni di lavoro dato che molti dei principi contenuti nella proposta presentata da Benigni, Caroppo e Boscaini, possono essere considerati dei nostri cavalli di battaglia. Abbiamo speso gli ultimi anni a far convergere la stragrande maggioranza della categoria Ncc su questo tipo di riforma, ora se ne discuterà in Parlamento e non era mai accaduto prima". Cosi' all'AGI Francesco Artusa, presidente di 'Sistema Trasporti', in relazione alla riforma della legge 21/92 arriva in Parlamento.In che senso non era mai accaduto prima?"Nel senso che fino a oggi siamo stati abituati a testi ispirati dai tassisti per non dire scritti e consegnati alla maggioranza di turno, che poi sono stati per lo più smontati dai tribunali. Ma non c'è mai stato un confronto con la categoria Ncc nella stesura delle norme che ci riguardano. A ognuna di queste controriforme però gli Ncc hanno perso un pezzo di produttività e la mobilità è peggiorata come è sotto gli occhi di tutti.Quali sono le parti più significative?Le autorizzazioni regionali. L'attuale sistema basato sui comuni non ha semplicemente più senso. Le grandi città non emettono autorizzazioni Ncc da almeno 30 anni per paura di scontentare i tassisti. Inoltre i territori sono profondamente cambiati. In Lombardia perfino i taxi lavorano liberamente su 3 province e 45 comuni, eppure una certa retorica vorrebbe gli Ncc nei comuni abbandonati dai taxi per le metropoli o gli aeroporti, a sostituirsi al servizio da piazza - spiega Artusa -. Il che è un paradosso. Poi si semplifica da 8 mila potenziali regolamenti a 20 che consentirebbe una omogeneità di regole per gli operatori e di servizio ai cittadini".Qualcos'altro?"L'abrogazione del foglio di Servizio elettronico che ci rimetterebbe al passo con le altre imprese italiane ed europee. Nessun' altra categoria deve copiare i propri dati di servizio a beneficio di un ministero. Una burocrazia cattiva al solo scopo di bloccare chi lavora. E poi il ritorno alla libera circolazione nelle preferenziali e Ztl che consentirebbe una maggior reperibilità dei veicoli - dice il presidente della prima associazione di Ncc in Italia -. Purtroppo oggi troppi comuni hanno procedure cervellotiche che servono principalmente a far cassa con le multe o a bloccare la mobilità perchè è chiaro che se un Comune vieta l'ingresso ad altri Ncc, poi i suoi operatori subiranno le ritorsioni da parte di altri Comuni fino alla totale paralisi".