Nel cassetto delle nostre auto il modulo CAI – quello per la constatazione amichevole – è da decenni una presenza costante e rassicurante. Ma dal 1° luglio 2025 c'è una novità: il "CID" potrà essere compilato via app o sito web, rendendo più veloce e precisa la gestione degli incidenti stradali.Chi è coinvolto in un sinistro potrà comunicare direttamente online targa, luogo, data e dinamica dello stesso, allegando anche foto del danno. Perché il documento abbia valore legale sarà però necessaria una firma elettronica avanzata, ottenibile tramite SPID o Carta d'Identità Elettronica. La transizione non sarà immediata, ma graduale: infatti, le compagnie dovranno garantire la doppia opzione, digitale e cartacea, almeno fino ad aprile 2026, così da non escludere chi ha meno dimestichezza con smartphone e tecnologie.. i requisiti. Il CAI digitale funziona in modo molto simile alla versione cartacea, ma con strumenti più evoluti. Le condizioni per usarlo sono precise: devono essere coinvolti al massimo due veicoli, non devono esserci feriti gravi e i conducenti devono essere d'accordo sulla dinamica: non a caso la costatazione è "amichevole".Una volta verificati questi requisiti, si apre l'app ufficiale della propria compagnia assicurativa – per esempio MyGenerali, AllianzNOW, Blue Assistance – e si accede alla sezione "denuncia sinistro" o "CAI digitale", inserendo i dati anagrafici dei conducenti, quelli delle vetture, delle polizze, l'ora e il luogo del sinistro.. Come funziona. Il sistema propone anche delle casistiche guidate per descrivere la dinamica (per esempio: "Veicolo X cambiava corsia") e permette di disegnare uno schema semplificato. È possibile aggiungere foto direttamente dal cellulare, per documentare danni e la posizione delle auto. Infine, entrambi i conducenti devono firmare digitalmente, attivando la firma elettronica avanzata (FEA), requisito necessario affinché il modulo sia legalmente valido. Il documento viene infine inviato alle rispettive assicurazioni, senza passaggi aggiuntivi.. I vantaggi. Digitalizzare il CAI significa rendere l'intero processo più rapido, preciso e sicuro. Si evitano errori di compilazione o firme mancanti, si riduce l'uso della carta e si velocizza l'invio delle denunce. Ma il vantaggio più importante riguarda la prevenzione delle frodi: nel 2024, stando ai dati raccolti da Facile.it, le truffe assicurative legate ai sinistri stradali hanno causato danni superiori ai 620 milioni di euro.Grazie all'elaborazione automatica dei dati e al supporto dell'intelligenza artificiale, le compagnie possono oggi individuare incongruenze nei moduli – come errori ricorrenti, dinamiche sospette o fotografie non coerenti – e intervenire tempestivamente. Inoltre, avere una documentazione digitale rende più semplice l'archiviazione e la consultazione, anche a distanza. È lo stesso approccio già adottato per altri documenti dell'automobilista, come il certificato di proprietà elettronico e la patente digitale, tutti esempi di come la burocrazia possa diventare più snella grazie alla tecnologia.. Meglio prepararsi. Per essere pronti a usare il CAI digitale in caso di incidente, è consigliabile scaricare in anticipo l'app della propria compagnia assicurativa e verificare che tutti i dati personali e di polizza siano correttamente inseriti. In un momento di tensione come quello successivo a un sinistro, disporre già dell'app installata evita ritardi o complicazioni. Se l'altro conducente non utilizza la stessa app, non è un problema: ciascuna parte può completare la propria dichiarazione e inviarla autonomamente, e i gestori potranno poi integrare le due versioni.. Ogni assicurazione ha la sua app. Va chiarito che non esiste, almeno per ora, un portale unico nazionale per il CAI digitale: ogni gruppo gestisce il proprio sistema in autonomia, anche se il contenuto del modulo resta standardizzato.Inoltre, i passaggi operativi – dall'accesso alla sezione sinistri fino alla firma e all'invio – possono variare leggermente da compagnia a compagnia, perché l'IVASS (l'Istituto di Vigilanza sulle Assicurazioni) non impone uno schema unico, ma solo il rispetto delle informazioni fondamentali. In ogni caso, anche se il cartaceo resterà valido ancora per un po', meglio abituarsi fin da ora alla versione digitale..