Compie 70 anni Coppa del Nonno, la coppa al caffè di Froneri, il gelato confezionato creato nel 1955. Sarà celebrato quest’anno l’anniversario con una campagna radiofonica nazionale on air sulle principali emittenti. Per l’occasione è stato scelto il remake dell’iconico brano ‘I feel good, I feel fine’ della pubblicità degli anni ‘90, che ha accompagnato intere generazioni di italiani. Nel 2024 la Coppa del Nonno ha raggiunto un giro d’affari complessivo di 25 milioni di euro, tra canale retail e out of home, con 30 milioni di coppe vendute e 1,9 milioni di famiglie acquirenti, in crescita del 13,4% rispetto all’anno precedente.La Coppa del nonno combina ingredienti “semplici, tra cui latte fresco italiano e un infuso di caffè, realizzato con grani di caffè verde ancora grezzi di varietà robusta ed arabica”, evidenzia l’azienda. Froneri Italia nel 2024 ha registrato un fatturato pari a 350 milioni di euro.-spiega la nota – Con 150 milioni di litri di gelato prodotti nei due stabilimenti di Ferentino e Terni, l’azienda affianca brand iconici e contemporanei come Coppa del Nonno, Maxibon e Nuii alla produzione a marchio del distributore, impiegando soltanto in Italia quasi 400 dipendenti stabili e oltre 700 stagionali. Dal 2021 a oggi, l’azienda ha investito 50 milioni di euro in sostenibilità, innovazione e sicurezza, e prevede per il triennio 2025-2028 ulteriori investimenti con l’obiettivo di rendere la propria filiera sempre più responsabile, tecnologica ed efficiente.“Siamo profondamente orgogliosi di celebrare questo anniversario speciale – ha commentato Quirino Cipollone, Amministratore Delegato di Froneri Italia -. Coppa del Nonno non è soltanto sinonimo di creatività italiana e di tradizione, ma anche di innovazione e di ricerca continue, elementi imprescindibili per un prodotto che da 70 anni lascia un segno indelebile nel cuore di milioni di italiani. Di certo, la storia di Coppa del Nonno è straordinaria, ma ciò che rende davvero speciale questo prodotto è la sua capacità di mantenersi al passo coi tempi, mettendo d’accordo tutte le generazioni”.