In Cina ha sbancato il botteghino il film sul massacro di Nanchino

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AGI - Il film sul massacro di Nanchino 'Dead To Rights' continua a guidare il botteghino cinese, dopo aver incassato più di 1.500 milioni di yuan (210 milioni di dollari) in due settimane, incoraggiato dalla sensibilità storica per l'80° anniversario della fine della Seconda guerra mondiale e dell'invasione giapponese della Cina.Trama e contesto storico'Dead to Rights', noto anche con la traduzione del titolo in cinese, 'The Nanjing Photo Studio', affronta le prove fotografiche del massacro, avvenuto nel 1937 in quella città della Cina orientale per mano dei soldati dell'esercito imperiale giapponese.La trama segue Ah Chang, un impiegato postale che si finge un tecnico di laboratorio per sopravvivere.Sotto pressione, il protagonista rivela immagini per l'esercito giapponese mentre trasforma lo studio in un rifugio da cui aiuta civili e soldati a fuggire, esponendo il mondo alle prove grafiche del massacro.Impatto sociale e commemorazioneIl film ha generato grande ripercussione sui social network in Cina, dove numerosi utenti hanno condiviso immagini di spettatori nelle sale cinematografiche che eseguono saluti militari durante la proiezione dei titoli di coda e scandiscono slogan per ricordare gli eventi riportati."Dead to Rights" coincide con i preparativi per la parata militare prevista a Pechino il 3 settembre, in occasione dell'80° anniversario della fine della Seconda guerra mondiale e della resa giapponese.Il massacro di NanchinoIl 13 dicembre 1937, l'esercito giapponese invase Nanchino e nelle sei settimane successive le sue forze bruciarono e saccheggiarono la città, stuprando in massa decine di migliaia di donne e uccidendo tra le 150.000 e le 340.000 persone, secondo varie fonti storiche.Ogni anno, la Cina commemora il massacro, che ha avuto luogo nel periodo precedente la Seconda guerra mondiale, con una cerimonia presso il Memoriale alle vittime del massacro di Nanchino da parte degli invasori giapponesi.Critiche al revisionismo giapponeseDurante la Seconda guerra mondiale, il Giappone invase gran parte del territorio cinese, dove commise gravi crimini di guerra, come uccisioni sistematiche di civili, esperimenti con armi biologiche o l'uso di donne cinesi come schiave sessuali da parte degli ufficiali dell'esercito giapponese.Inoltre, il governo di Pechino ha spesso criticato il governo di Tokyo per aver adottato una posizione che considera revisionista sull'invasione.