AGI - Almeno 17 treni Eurostar che collegano Parigi con Londra e l'Europa continentale sono stati cancellati oggi a causa di un guasto elettrico sulla linea ad alta velocità nel nord della Francia, lo annuncia la compagnia ferroviaria."A causa della chiusura temporanea di parte dei binari sulla rete francese, si prevedono gravi disagi, tra cui cancellazioni, per tutto il giorno da e per Parigi", ha dichiarato Eurostar. "Consigliamo vivamente a tutti i nostri passeggeri di posticipare il viaggio a una data diversa", ha aggiunto.Oltre alle cancellazioni, i passeggeri dei treni in servizio hanno subito ritardi significativi, fino a due ore. L'operatore della rete ferroviaria francese SNCF Reseau ha dichiarato che le squadre erano sul posto per diagnosticare il problema ed effettuare le riparazioni. Non è ancora chiaro cosa abbia causato l'incidente sulla linea ferroviaria tra Moussy e Longueil, nella regione dell'Alta Francia, nel nord della Francia. Almeno 17 treni Eurostar che collegavano Londra a Parigi attraverso il tunnel sotto la Manica, così come a Bruxelles e Amsterdam, sono stati cancellati, ha affermato.Un treno Parigi-Bruxelles e un altro treno Bruxelles-Parigi, partiti stamattina, hanno dovuto tornare alle loro stazioni di partenza, ha aggiunto. Erano diretti dalla SNCF lungo le linee classiche non ad alta velocità. I treni hanno ripreso a circolare lungo la linea ad alta velocità dalle 17, ma su un solo binario per entrambe le direzioni. I disagi potrebbero continuare stasera e i lavori sarebbero proseguiti per tutta la notte per ripristinare la normalità del traffico entro la mattina, ha affermato la SNCF. L'incidente è l'ultimo a colpire i servizi Eurostar durante le festività, in un periodo in cui la compagnia è stata criticata per i suoi prezzi elevati, soprattutto sulla tratta Parigi-Londra.Il furto di cavi lungo i binari ferroviari nel nord della Francia aveva causato due giorni di problemi alla fine di giugno. L'operatore francese SNCF detiene la quota di maggioranza di Eurostar, mentre le ferrovie belghe, il fondo di investimento del Quebec CDPQ e il gestore di fondi statunitense Federated Hermes detengono quote di minoranza.