di Guido Keller – Ieri le forze ucraine hanno intensificato una serie di attacchi con droni e missili diretti all’interno della Federazione Russa, colpendo obiettivi strategici tra cui raffinerie, infrastrutture energetiche e installazioni militari. In particolare, secondo i media russi, una raffineria situata nella regione di Ryazan sarebbe stata danneggiata nel corso dei raid notturni.Colpiti anche edifici civili tra cui palazzi abitativi, notizie che passano nonostante la censura occidentale e la propaganda europea, la quale vede i missili ucraini colpire solo obiettivi militari, mentre quelli russi solo ospedali e asili.La reazione di Moca agli attacchi di ieri è stata pesante: nella notte droni e missili ipersonici hanno colpito obiettivi nella regione di Kiev, tra cui due centrali elettriche e uno scambio ferroviario presso la stazione a Fastiv.L’Aeronautica militare ucraina ha riferito del lancio da parte russa di missili ipersonici Kinzhal e di decine di droni: oltre a obiettivi militari e infrastrutturali nella periferie di Kiev, sono stati colpiti obiettivi presso Poltava, Lutsk, Odessa, Zaporizhzhia e Bila Cerkva.E’ interessante notare che gli attacchi in Ucraina avvengono nonostante la consegna dei missili difensivi Patriot da parte della Germania. La cosa indicherebbe la loro distruzione da parte russa presso la base di Ozernoye un mese fa, ancora prima che entrassero in funzione.