Recensione Amazon Echo Studio (2025): compatto e potente

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Il cambio più evidente è estetico: il nuovo Echo Studio abbandona completamente il cilindro "monolitico" delle prime versioni per abbracciare il design sferico introdotto con Echo 4 e poi con Echo Dot Max. Il diametro è di poco superiore ai 15 cm, con un ingombro sensibilmente più contenuto e un peso che scende a circa 1,6 kg, contro i 3,5 kg del modello precedente. Non che dobbiate probabilmente mai spostarlo, ma questo vi fa comunque capire il lavoro notevole di miniaturizzazione.Il rivestimento è una maglia tessile 3D che copre quasi tutta la sfera, con un pannello frontale in plastica opaca dove trovano posto i tasti fisici (volume e mute microfono) e il nuovo anello LED di Alexa, spostato appunto sul frontale invece che in cima. Questo lo rende molto più visibile anche da lontano e frontalmente, comodo se lo usate anche come controllo domotico e non solo come speaker per la musica.In alto ci sono sensori per il tap: basta "toccare" la parte superiore per mettere in pausa la musica o zittire una sveglia, una soluzione già vista su altri Echo ma qui ben integrata sulla superficie sferica. Sul fondo rimane il classico attacco filettato per montarlo su supporti o stand.Il minimalismo, però, ha un prezzo: sul retro c'è solo il connettore di alimentazione. Sparisce del tutto il jack 3,5 mm/ottico che sul vecchio Studio permetteva di collegare giradischi, TV vecchi o altre sorgenti cablate. È una rinuncia non di poco conto per chi usava Echo Studio come "impianto tuttofare".Hardware: meno watt, più cervello (e più sensori) Sotto il tessuto il cambiamento è altrettanto netto. Il vecchio Studio montava cinque driver (woofer da 5,25", tre mid-range da 2" e un tweeter da 1") pilotati da un amplificatore da 330 W.Echo Studio 2025 passa a:1 woofer "high-excursion" da 3,75"3 driver full-range da 1,5"Amplificazione da 50 WWi-Fi 6E e Bluetooth LE 5.3È quindi un sistema complessivamente meno "muscoloso" sulla carta, ma progettato per sfruttare meglio il nuovo design sferico e le elaborazioni digitali, soprattutto per l'audio spaziale.La parte davvero nuova è però il cervello: chip AZ3 Pro, pensato per Alexa+, con in più un vero arsenale domotico integrato:Hub ZigbeeSupporto Matter e Thread Border RouterFunzione di satellite per la rete eeroSensori di temperatura, luce ambientale e presenza (anche tramite ultrasuoni/radar Wi-Fi, a seconda delle fonti)In pratica Echo Studio 2025, da solo, può gestire una buona fetta di ecosistemi smart home senza bisogno di bridge esterni e può diventare uno dei nodi centrali per automatizzare luci, riscaldamento, scenari in base alla presenza, ecc.Qualità audio: meno subwoofer, più controlloSul fronte audio, che è forse quello più importante per chi negli anni si è avvicinato ad un Amazon Echo, il nuovo Studio resta uno speaker molto potente per dimensioni, in grado di riempire facilmente un soggiorno e di farsi sentire "fisicamente" con i bassi. È proprio sui bassi però che non si scende più in profondità come con il woofer da 5,25" del modello 2019/2022: meno "botta" sulle frequenze sub-grave, meno effetto "subwoofer da discoteca", ma una riproduzione più controllata e pulita. Medi e alti sono invece il vero passo avanti: le voci risultano più in primo piano e definite, i dettagli di chitarre, percussioni e synth emergono meglio rispetto alla generazione precedente.Sul versante audio spaziale, Echo Studio continua a supportare Dolby Atmos e Sony 360 Reality Audio, con una resa che resta di buon livello per un singolo speaker: la scena si allarga, gli effetti possono "muoversi" nella stanza e l'ascolto è più immersivo rispetto alla semplice stereofonia virtuale del passato. Ovviamente rimangono i limiti intrinseci: per percepire davvero il lavoro sui canali bisogna posizionarsi bene davanti allo speaker e il risultato non può sostituire un sistema multicanale vero e proprio.Alexa, Alexa+: cosa cambia davveroEcho Studio 2025 è uno dei primi dispositivi pensati esplicitamente per Alexa+, la nuova versione dell'assistente con componente conversazionale basata su modelli linguistici di grandi dimensioni.I benefici riportati dove Alexa+ è già attiva sono:Risposte più naturali, meno "robotiche"Migliore interpretazione di comandi complessi o formulati in modo meno "da manuale"Gestione più flessibile della smart home, con routine basate su presenza, orari, temperatura, ecc., impostabili anche con istruzioni in linguaggio naturaleAl momento però Alexa+ non è ancora disponibile in Italia: Echo Studio 2025 arriva quindi "pronto" per la nuova esperienza, ma di fatto si comporta come un Echo evoluto finché Amazon non abilita la nuova versione locale dell'assistente. Sicuramente uno dei punti più forti di questo (e altri dispositivi Echo) è Alexa Home Theater che permettere di collegare fino a 5 dispositivi uguali per creare un effetto home theater. Lo si può fare però solo se l'audio viene fornito da Fire TV Stick 4K (2ª gen.), Fire TV Stick 4K Max (2ª gen.), Fire TV Stick 4K Plus (1ª gen.) o Fire TV Cube (3ª gen.)Domotica e connettività: uno dei migliori "centri casa" Echo Su questo fronte Echo Studio 2025 è probabilmente il prodotto Echo più completo in assoluto:Hub Zigbee integratoSupporto Matter e Thread Border RouterNodo eero per estendere (entro certi limiti) la copertura meshSensori di temperatura, luce e presenza utilizzabili come trigger per routine Alexa (es. "se entro in salotto dopo le 21, accendi le luci e abbassa il riscaldamento se supera i 23°")Questo lo rende uno speaker molto interessante per chi sta costruendo (o ha già) un ecosistema smart home consistente: meno hub esterni, meno scatole collegate al router, più automazioni "native" direttamente dentro l'altoparlante.Di contro, la scelta di eliminare qualsiasi ingresso cablato e affidarsi solo a Wi-Fi 6E e Bluetooth LE 5.3 lo rende poco adatto a integrazioni con impianti analogici o sorgenti non connesse. Chi nel 2022 collegava Echo Studio a un giradischi tramite l'ingresso ottico/line-in, oggi dovrebbe cambiare approccio o tenersi stretto il modello vecchio.Echo Studio 2025 vs Echo Studio 2022Il confronto vero, per chi segue l'ecosistema Echo da anni, è con lo Studio 2019/2022 che su SmartWorld avevamo definito come lo smart speaker perfetto per l'audio.Vantaggi del 2025 rispetto al 2022Più compatto, più leggero e esteticamente meno pesanteAudio più controllato, con medi e alti più definiti e un audio spaziale affinatoHardware smart home sensibilmente migliorato (Thread Border Router, eero, sensori)Piattaforma aggiornata per Alexa+, con chip AZ3 ProVantaggi del 2022 rispetto al 2025Più pressione in basso e maggiore estensione sulle frequenze gravi, grazie al woofer più grande e all'amplificazione da 330 W Presenza di ingresso line-in/ottico per collegare TV, giradischi e altre sorgenti cablatePrezzo e disponibilitàIn Italia Echo Studio 2025 arriva a 239,99 €, posizionandosi nella fascia alta degli smart speaker con assistente vocale. Il prezzo lo pone ancora una volta nella fascia più alta del mercato degli speaker e come tutti i prodotti Amazon ha sicuramente senso valutarlo con le offerte promozionali che nel tempo arrivano sempre. Il sample per questa recensione è stato fornito da Amazon, che non ha avuto un'anteprima di questo contenuto e non ha fornito alcun tipo di compenso monetario. Potete leggere maggiori informazioni su come testiamo e recensiamo dispositivi su SmartWorld a questo link.L'articolo Recensione Amazon Echo Studio (2025): compatto e potente sembra essere il primo su Smartworld.