Nel resto del mondo non infiamma come in Italia il finale della Global Sumund Flottilla, fermata dall’esercito israeliano in acque internazionali di fronte a Gaza. La notizia questa mattina apriva solo i siti italiani e spagnoli, mentre era relegata fra le brevio dagli esteri sulla maggiore parte delle principali testate degli altri paesi europei, nel Regno Unito e negli Stati Uniti, dove fin dall’inizio non hanno seguito con grande attenzione la missione degli attivisti. Oltre ai siti italiani la notizia dell’abbordaggio israeliano era in primo piano solo su quelli di El Pais e de La Vanguardia. Su quello di El Pais però la cronaca (doverosa, avendo un suo giornalista sulla imbarcazione Captain Nikos) era accompagnata di spalla dalle reazioni caustiche, al limite della derisione, da parte dei vertici del partito popolare spagnolo.Gli sfottò dei popolari spagnoli: ora gli attivisti possono tornare a prendere soldi pubbliciIl portavoce del partito popolare di Madrid, Carlos Dìaz Pache, ha così commentato l’epilogo della missione: ««Si sta mettendo fine alla batucada del Mediterraneo». La batucada è una versione di “samba” brasiliana assai movimentata, ed è evidente lo sfottò di quella espressione. Ancora più caustica la presidentessa del partito popolare e della comunità di Madrid, Isabel Dìaz Ayuso: «Avessero davvero creduto che Israele fosse genocida, non sarebbero nemmeno partiti. Ma adesso si sono fatti il loro bel bagno e possono tornare a prendere a casa i finanziamenti e le sovvenzioni per i loro chiringuito, i loro teatri, i loro cinema…».La presidentessa del partito popolare e della comunità di Madrid, Isabel Dìaz AyusoLa stampa tedesca non si emoziona, per quella anglosassone conta solo Greta ThunbergIn Germania la notizia della Flottilla non ha trovato spazio né sulla home page del sito della Faz né su quello della Bild. Poche righe anche in Belgio sul sito di Le Soir che si preoccupa esclusivamente della sorte dei tre cittadini belgi a bordo di una delle imbarcazioni. Una breve in fondo alla home anche sul sito del più importante quotidiano greco, Ta Nea. Poco spazio anche in Francia, dove si trova solo scrollando un po’ una breve sul sito di Le Monde e una notizia sui parlamentari francesi a bordo della Flottilla sul sito di Le Figaro. Sulla stampa anglosassone la notizia c’è, non fra le più rilevanti, e sempre solo legata al destino di Greta Thunberg, il cui nome è quasi sempre nel titolo. È così su The Independent, su The Guardian (fra le brevi dal mondo) e su The Times. Poco o nulla sulla stampa americana: una schedina sulla vicenda sul sito del The New York Times e una notizia nella parte bassa del Washington Post tagliata sul fermo di Greta.In nessun paese si sciopera, manifestazioni in Grecia, Argentina, Tunisia, Turchia e MalesiaIn nessun altro paese fino ad ora è stato proclamato uno sciopero generale di protesta come in Italia, mentre dalla serata di mercoledì qualche protesta di piazza si è vista in genere con manifestazioni spontanee davanti ad ambasciate o consolati di Israele, degli Stati Uniti o davanti alle sedi dei ministeri degli Esteri. È accaduto sia a Istanbul che ad Ankara, a Tunisi, ad Atena e a Buenos Aires, in sostegno qui a una popolare attivista (e deputata della città autonoma della capitale argentina) a bordo della Flottilla, Cele Fierro. La mattina di giovedì 2 ottobre manifestazione di protesta anche a Kuala Lumpur, in Malesia.L'articolo Il caso Flottilla infiamma media e piazze quasi solo in Italia. Notizia in primo piano in Spagna, altrove solo una breve su Greta proviene da Open.