Robbie Williams confessa per la prima volta la paura del palco: «Ho la sindrome di Tourette. I tour? Mi terrorizzano»

Wait 5 sec.

Dietro il carisma sul palco e i successi mondiali, Robbie Williams nasconde fragilità che ha deciso di condividere per la prima volta in pubblico. Ospite del podcast I’m ADHD! No You’re Not, l’ex Take That ha raccontato di soffrire di una forma di sindrome di Tourette “interna”, che nel suo caso non si manifesta con i classici tic visibili, ma con pensieri intrusivi e persistenti. «Ho appena realizzato che ho la Tourette, ma non si manifesta all’esterno», ha spiegato. «Stavo camminando per strada e mi sono reso conto che quei pensieri invadenti sono una forma di Tourette interna». La Tourette è una condizione neurologica caratterizzata da movimenti o suoni involontari e ripetitivi, spesso acuiti da stress o stanchezza. Ma per Williams si tratta soprattutto di una lotta mentale che non trova sollievo neppure di fronte all’affetto del pubblico: «Penserei che uno stadio pieno di persone che ti amano possa aiutare, ma qualunque cosa ci sia dentro di me non riesce a percepirlo».La paura del palcoA 51 anni, il cantante ammette di non sentirsi mai a proprio agio durante le tournée. «La gente pensa che io sia entusiasta di andare in tour. In realtà, sono terrorizzato», ha confessato. Per anni ha indossato quella che definisce una “maschera”: sicurezza e gesti grandiosi per il pubblico, ma un senso costante di insicurezza interiore. «Sembro pieno di sicurezza, faccio gesti grandiosi, ma dentro mi sento l’opposto, quasi sempre». Williams ha raccontato anche di essersi sottoposto a un test per l’autismo, risultato negativo, ma che ha evidenziato alcuni tratti tipici, come la difficoltà a lasciare il proprio spazio sicuro. «Ovunque al di fuori di quel letto è la mia zona di disagio», ha detto, ricordando come i suoi anni più difficili siano stati tra i 20 e i 30, con un miglioramento arrivato soltanto dopo i 40.La svolta grazie alla famigliaIl tema è tornato prepotentemente durante le prove del suo ultimo Britpop Tour 2025, quando Williams ha confidato alla moglie Ayda Field di sentirsi ancora segnato da una sorta di “PTSD da performance”, una forma di stress accumulata negli anni di tournée e pressione costante. «Sono arrivato in cima alla montagna, ma non mi ha sistemato. Anzi, ha peggiorato le cose dentro di me», ha ammesso. È stata proprio la moglie a spingerlo verso un nuovo sguardo sulla sua carriera. «In quel momento ho sentito gratitudine per ciò che ho, per chi sono, per quello che mi è permesso fare», ha raccontato il cantante. «Ho pensato che potrei non avere più l’occasione di suonare in uno stadio, per via della popolarità che cala o della morte. E quella consapevolezza ha cambiato tutto. Ma 80.000 persone non hanno mai cambiato la mia opinione su me stesso».L'articolo Robbie Williams confessa per la prima volta la paura del palco: «Ho la sindrome di Tourette. I tour? Mi terrorizzano» proviene da Open.