Stati Uniti in shutdown, cosa succede ora

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AGI - Negli Stati Uniti è scattato il temuto shutdown, la paralisi di bilancio che comporta la sospensione di centinaia di migliaia di dipendenti federali e la chiusura di numerosi programmi e servizi pubblici fondamentali. La paralisi di bilancio comporterà lo stop delle attività non essenziali del governo federale, la chiusura di alcuni servizi pubblici e la diffusione di problemi e disagi in numerosi settori, in particolare nei trasporti. Il precedente più eclatante risale al 2018, durante il primo mandato di Donald Trump, quando il governo federale rimase chiuso per 35 giorni. In media, dal primo shutdown del 1976, la paralisi è durata circa otto giorni. I dipendenti pubblici considerati "essenziali" devono continuare a lavorare, ma senza stipendio. Rientrano in questa categoria i militari in servizio attivo, le forze di sicurezza, il personale di frontiera, i controllori di volo, oltre agli addetti alla manutenzione delle reti elettriche e al servizio sanitario ospedaliero. Gli altri dipendenti pubblici, classificati come "non essenziali", saranno invece posti in cassa integrazione senza retribuzione finché non verrà approvato un nuovo bilancio. Nel concreto, ciò significa la chiusura totale o parziale di parchi nazionali e musei, tempi di attesa più lunghi ai controlli di sicurezza negli aeroporti, riduzione delle ispezioni su alimenti e ambiente. Alcuni programmi di assistenza alimentare, tra cui il programma Wic destinato alle donne e ai bambini delle famiglie a basso reddito, potrebbero subire pesanti rallentamenti. Secondo una stima dell'Ufficio del bilancio del Congresso (CBO) pubblicata ieri, circa 750.000 dipendenti federali rischiano la sospensione temporanea dal lavoro. Le pensioni e i programmi sanitari destinati ad anziani e persone a basso reddito (Medicare e Medicaid) continueranno a essere finanziati, ma le nuove richieste di iscrizione potrebbero subire dei ritardi. Durante lo shutdown del 2018 furono rinviate circa 10.000 domande al giorno. Un altro effetto sarà il ritardo nella pubblicazione di importanti statistiche economiche, aumentando l'incertezza sui mercati. L'impatto dello shutdown potrebbe essere ancora più marcato se la Casa Bianca metterà in pratica le sue minacce: la riduzione del personale federale posto in congedo forzato potrebbe diventare permanente, ha avvertito di recente il direttore del bilancio della Casa Bianca, Russell Vought. La paralisi proseguirà finché il braccio di ferro politico continuerà e nessuna delle due parti farà concessioni. A poco più di un anno dalle elezioni di metà mandato di novembre 2026, che potrebbero rimettere in discussione la maggioranza presidenziale, le considerazioni elettorali rischiano di prevalere. L'unica cosa certa, al momento, è che più a lungo durerà, più l'economia americana potrebbe uscirne indebolita.