“Non è pornografia infantile”: il bambino della copertina “Nevermind” dei Nirvana perde la causa

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Spencer Elden, il bambino ritratto sulla famosa copertina dell’album “Nevermind” dei Nirvana del 1991, ha visto respinta la sua causa legale contro la leggendaria band grunge. Un tribunale federale americano ha determinato che l’immagine non costituisce pornografia infantile, respingendo così le accuse mosse da Elden contro il gruppo musicale e il fotografo Kirk Weddle.Elden, oggi trentenne, è apparso nel 1991 all’età di quattro mesi nella celebre fotografia subacquea, completamente nudo, mentre ‘inseguè un biglietto da un dollaro legato a un amo da pesca. L’immagine divenne una delle copertine più iconiche della storia della musica, contribuendo al successo globale di “Nevermind”.La denuncia, presentata nel 2021, accusava l’immagine di “sfruttamento sessuale minorile”, sostenendo che Elden avesse riportato danni permanenti. I suoi avvocati avevano dichiarato che la diffusione mondiale della fotografia lo aveva indissolubilmente associato a una forma di “esposizione sessuale non consensuale”.Tuttavia, il giudice Fernando Olguin del tribunale distrettuale di Los Angeles ha respinto l’accusa, stabilendo che “né la posa, né il punto focale, né il contesto indicano un comportamento sessualmente esplicito”. Olguin ha equiparato la fotografia a una normale immagine familiare di un bambino durante il bagnetto, evidenziando che “la sola nudità infantile non è sufficiente per essere classificata come pornografia infantile secondo la normativa statunitense”.L'articolo “Non è pornografia infantile”: il bambino della copertina “Nevermind” dei Nirvana perde la causa proviene da Il Fatto Quotidiano.