«È scivolato sulla birra», parla il padre del fan morto al concerto degli Oasis: «Non era ubriaco, non era drogato, è stato un incidente»

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Lee Claydon aveva 45 anni. È morto lo scorso 2 agosto, cadendo da una balconata durante il concerto degli Oasis a Wembley, Londra. Era andato allo show con il fratello, Aaron. Secondo quanto raccontato alla famiglia, l’uomo sarebbe scivolato su della birra rovesciata sui gradini. A parlare è il padre, Clive Claydon, che ha ricostruito la vicenda: «C’era birra dappertutto. La polizia ci ha detto che potrebbe essere scivolato. Ma non abbiamo certezze. Ci sono dubbi anche sulle barriere», ha spiegato. La dinamica è ancora poco chiara e in questi giorni la famiglia resta in attesa di risposte ufficiali.Il volo dalla balconataLa caduta è avvenuta da una zona rialzata dello stadio. Lee ha perso l’equilibrio ed è finito giù, sotto gli occhi di centinaia di spettatori. Inutile ogni tentativo di soccorso. È morto sul colpo. Il giorno dopo, un secondo incidente. Un altro fan è rimasto gravemente ferito cadendo da una scala nel Blocco 107 dello stadio. Ha riportato un trauma cranico. Due episodi simili in 24 ore. E ora l’organizzazione di Wembley è sotto pressione. I gestori della struttura stanno valutando nuove regole per l’uso e la vendita di alcol durante i concerti. Attualmente, solo durante le partite di calcio è vietato consumare birra sugli spalti. Una regola introdotta anni fa per prevenire il binge drinking. Ma per i concerti c’è una maggiore tolleranza a riguardo. La sicurezza compromessa per l’abuso di alcolUn dipendente ha confermato che nelle due serate degli Oasis il consumo di alcol è stato molto alto. «Le vendite sono aumentate», ha detto a The Sun. E ora si starebbe ragionando su limiti più severi, o persino un divieto parziale, per evitare altri incidenti. Intanto, la famiglia Claydon tenta di far fronte al dolore. Aaron, il fratello, ha avviato una raccolta fondi su GoFundMe. L’obiettivo è aiutare la compagna di Lee, Amanda, e i tre figli: Harry, Matthew e James. In pochi giorni sono stati donati oltre 21 mila euro. «È un momento terribile. Ma vogliamo dare almeno un po’ di stabilità a chi resta – ha scritto Aaron – Amanda e i bambini non devono affrontare tutto da soli». Il padre Clive ha anche risposto alle speculazioni apparse online dopo la tragedia. «Hanno detto che si drogava. Non è vero. Forse aveva bevuto un paio di birre, ma chi non lo fa a un concerto? Non era ubriaco. Non era drogato. È stato solo un incidente».L'articolo «È scivolato sulla birra», parla il padre del fan morto al concerto degli Oasis: «Non era ubriaco, non era drogato, è stato un incidente» proviene da Open.