Vyacheslav Volodin, presidente della Duma, sarà giovedì e venerdì in visita in Corea del Nord, mentre Mosca e Pyongyang continuano a intensificare la cooperazione militare sotto ai riflettori anche per le implicazioni nel conflitto in Ucraina. Volodin, ha fatto sapere il Parlamento russo, andrà “a Pyongyang alla guida di una delegazione russa su invito dell’Assemblea popolare suprema” nordcoreana “per partecipare alle celebrazioni in occasione degli 80 anni della liberazione della Corea”. Ma la cooperazione tra i due paesi non è soltanto di tipo militare.Secondo la Bbc, migliaia di nordcoreani vengono mandati a lavorare in condizioni di schiavitù in Russia per colmare un’enorme carenza di manodopera, aggravata dalla guerra. Ora che molti uomini russi sono stati uccisi o sono rimasti feriti durante i combattimenti, oppure sono fuggiti dal Paese, Mosca fa sempre più affidamento sui lavoratori nordcoreani, hanno dichiarato alcuni funzionari dell’intelligence sudcoreana all’emittente britannica. Quest’ultima ha parlato con sei lavoratori che hanno descritto le stesse estenuanti giornate lavorative. “Svegliarsi era terrificante, rendersi conto che si doveva ripetere la stessa giornata ancora e ancora”, ha raccontato un altro operaio edile, Tae, che è riuscito a fuggire dalla Russia l’anno scorso. L’uomo, riferisce ancora la Bbc, ricordava come le sue mani si bloccassero al mattino, incapaci di aprirsi, paralizzate dal lavoro del giorno precedente.“Alcuni lasciavano il loro posto per dormire durante il giorno, o si addormentavano in piedi, ma i supervisori li trovavano e li picchiavano. Era davvero come se stessimo morendo”, ha spiegato all’emittente un altro lavoratore, Chan. Coloro che sono riusciti a fuggire hanno raccontato che gli operai vengono confinati nei cantieri giorno e notte, sorvegliati da agenti del Dipartimento di Sicurezza dello Stato nordcoreano. Dormono in container sporchi e sovraffollati, infestati da insetti, o sul pavimento di palazzi in costruzione, con teloni tirati sugli stipiti delle porte per cercare di ripararsi dal freddo.Le relazioni tra Mosca e Pyongyang, già di lunghissima data, si sono intensificate negli ultimi mesi. Il 17 giugno Sergei Shoigu, ex ministro della Difesa e oggi ancora tra gli uomini più vicini a Vladimir Putin, era volato a Pyongyang per incontrare il leader Kim Jong-un in quella che era stata la sua terza visita nella capitale nordcoreana da marzo. In quell’occasione l’oligarca aveva dichiarato ai giornalisti che Kim aveva accettato di inviare 5mila operai edili e mille ingegneri militari nella regione di Kursk, dove le truppe nordcoreane hanno combattuto a fianco delle forze russe lo scorso inverno e la scorsa primavera per cacciare i soldati ucraini che avevano invaso il territorio russo. I genieri, aveva aggiunto, avrebbero lavorato allo sminamento della regione. Ma la collaborazione militare andava avanti già da tempo. L’11 novembre 2024 le due capitali avevano firmato un trattato di difesa che aveva ufficializzato l’avvicinamento tra i due Paesi nel contesto della guerra in Ucraina nella quale Pyongyang, secondo l’Occidente, ha inviato migliaia di soldati a sostenere le truppe russe.Secondo il Carnegie Moscow Center, think tank occidentale con sede a Mosco chiuso nel 2022 dalle autorità russe, l’emigrazione economica nordcoreana in Russia risale a prima della fondazione della Repubblica Popolare Democratica di Corea (RPDC). I primi gruppi di lavoratori nordcoreani iniziarono a lavorare nell’industria ittica e forestale dell’Estremo Oriente russo già nel 1946, quando la parte settentrionale della penisola coreana era sotto il controllo militare dell’Unione Sovietica. Il progetto garantì a Mosca una nuova forza lavoro economica e disciplinata, mentre la Corea del Nord e i suoi cittadini trassero vantaggio dalla possibilità di guadagnare valuta estera e di inviarla a casa. Dagli anni ’70 agli anni ’90, nell’ex Urss erano impiegati in un dato momento tra i 15mila e i 20mila lavoratori nordcoreani, la maggior parte dei quali lavorava nei campi di disboscamento nella Siberia orientale e nell’Estremo Oriente.L'articolo Bbc: “Migliaia di nordcoreani mandati a lavorare in Russia in condizioni di schiavitù” proviene da Il Fatto Quotidiano.