Per la prima volta, due caccia F-35 Lightning II dell’Aeronautica militare italiana hanno intercettato due velivoli russi operanti vicino allo spazio aereo dell’Alleanza. I due aerei intercettati sono decollati dalla base di Ämari, in Estonia, come confermato dal Nato Air Command sui suoi canali social.L’intercettazione, avvenuta poche ore fa, ha visto due velivoli russi – un Sukhoi Su-24 Fencer e un Sukhoi Su-27 Flanker – muoversi senza piani di volo né trasponder, una tattica che la Nato ha più volte definito come un chiaro tentativo di sondare le difese dell’Alleanza e raccogliere informazioni di intelligence.Secondo l’analisi delle insegne visibili, il Su-27 apparteneva al 689simo reggimento Aviatori da caccia della Guardia basato a Chkalovsk, nell’enclave russa di Kaliningrad, sul Baltico. Le superiori capacità tecnologiche dei caccia italiani hanno permesso loro di individuare e seguire le minacce prima di essere rilevati dalle controparti russe.Questa operazione segna la prima missione nota di intercettazione nel Baltico condotta da F-35 italiani, pochi giorni dopo un intervento simile da parte dei caccia JAS-39 Gripen ungheresi.La successione di missioni evidenzia un aumento dell’attività aerea russa nella regione, spesso senza identificazione, il che costringe le forze Nato a mantenere uno stato di allerta elevato. La risposta italiana ha però dimostrato le capacità dell’Alleanza Atlantica di reagire rapidamente e con mezzi tecnologicamente avanzati.Il 32simo Stormo, schierato ad Ämari con la Task Force italiana, mantiene infatti un costante stato di Quick Reaction Alert, con i suoi piloti pronti a decollare in qualsiasi momento.