L’estate 2025 si preannuncia costosa per molti italiani, che vedono lievitare i costi delle vacanze in modo significativo rispetto agli anni precedenti. Secondo un’analisi del Codacons, basata sugli ultimi dati Istat, le tariffe turistiche in Italia sono aumentate in media del 30% rispetto al periodo pre-Covid, segnando un’impennata che sta mettendo a dura prova il budget delle famiglie. L’aumento dei prezzi riguarda quasi ogni aspetto delle vacanze. Tra i rincari più evidenti, quelli degli stabilimenti balneari. Dal 2019, infatti, i prezzi per una giornata in spiaggia sono aumentati mediamente del 32,7%. Secondo il Codacons, molte famiglie, già alle prese con difficoltà economiche, sono costrette a rinunciare alle spiagge a pagamento, preferendo le alternative gratuite o a minor costo. Il direttore dell’associazione dei consumatori ha dichiarato che «una giornata al mare è diventata un salasso per molte famiglie». Dati che sembrano confermare le parole dell’attore Alessandro Gassman, che giovedì 7 agosto si è scagliato contro i proprietari degli stabilimenti balneari, accusandoli di aver esagerato con i rincari. Il settore dei trasporti: un aumento imponenteLa voce più pesante è quella dei voli aerei. I voli nazionali hanno subito un aumento medio dell’81,5%, mentre quelli internazionali sono aumentati del 65,9%. A questi rincari si aggiungono quelli dei trasporti marittimi (+13,9%), dei treni (+10,7%) e dei pullman (+10,1%). La difficoltà economica è tale che circa 6 milioni di italiani hanno deciso di rinunciare alle vacanze, preferendo rimanere a casa per motivi legati ai costi troppo elevati.Il settore alberghiero e i parchi divertimentoNon solo trasporti e stabilimenti balneari, ma anche le strutture ricettive sono interessate da aumenti rilevanti. Il costo di un soggiorno in alberghi, motel e pensioni è aumentato del 40,6%, mentre per i pacchetti vacanza si arriva addirittura a un +56,6%. Anche il comparto dei campeggi e villaggi vacanze non è immune, segnando un incremento del 12,7%. Un altro settore che ha registrato rincari considerevoli è quello dei parchi divertimento (+21,4%) e dei musei e monumenti (+20,5%), con un aumento generale che penalizza chi cerca divertimento e cultura in vacanza.Ristorazione e aperitivi: prezzi alle stelleNon sono solo i trasporti e l’alloggio a costare di più. Anche mangiare fuori è diventato più caro. I prezzi dei ristoranti e pizzerie sono aumentati in media del 22,5%, mentre chi si concede un aperitivo al tramonto dovrà pagare di più. Gli aperitivi alcolici sono aumentati del 18,2%, mentre la birra è salita del 17,2%. Un fenomeno che ha colpito anche i piccoli piaceri quotidiani, quelli che, un tempo, rendevano le vacanze un po’ più accessibili.Le cause degli aumentiSecondo il Codacons, l’impennata dei costi si spiega con una combinazione di fattori: le misure anti-Covid, l’incremento dei costi energetici e l’aumento della domanda post-pandemia. La ripresa del turismo, infatti, ha spinto verso l’alto i prezzi in modo esponenziale, creando uno “tsunami” che ha danneggiato l’equilibrio economico delle famiglie italiane. I consumatori, quindi, si trovano di fronte a un settore che, pur mostrando segnali di ripresa, sta diventando sempre meno sostenibile per chi non ha un reddito elevato.L'articolo Vacanze troppo care, i numeri che danno ragione a Gasmann. Il salasso per le famiglie sui prezzi prima e dopo il Covid: quanto spendono di più proviene da Open.