TIVOLI – Inchinata 2025: storia, fede e indicazioni per muoversi in città

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Il 14 agosto, nella vigilia dell’Assunta, il Trittico del Salvatore e la Madonna delle Grazie si incontrano nel cuore della città in uno dei riti più suggestivi della tradizione cristianaOgni 14 agosto, nella suggestiva cornice della notte dell’Assunta, Tivoli rivive una delle sue tradizioni religiose più antiche e sentite: il rito dell’Inchinata. Un momento di profonda spiritualità e forte impatto, che affonda le sue radici nei primi secoli del cristianesimo.il rito dell’InchinataProtagonisti di questa solenne processione sono due preziose immagini sacre: il Trittico del Salvatore (XI secolo), custodito nella Cattedrale, e l’icona della Madonna delle Grazie (XIII secolo), che attende nella chiesa di Santa Maria Maggiore. Il rito rievoca la Dormizione di Maria, o Transitus Virginis, una celebrazione di origine orientale che simboleggia il passaggio della Vergine dalla vita terrena alla gloria celeste, e viene comunemente conosciuto come la “Pasqua di Maria”.La processione si snoda lungo le vie più antiche della città, ripercorrendo simbolicamente i temi della Veglia Pasquale: dalla liturgia della luce alla narrazione della Storia della Salvezza. In questo cammino notturno, il Trittico del Salvatore guida il popolo come Cristo risorto, difendendo i credenti dalle tenebre della morte e aprendo il cammino verso la vita eterna.La benedizione a Ponte GregorianoUno dei momenti più significativi si svolge al Ponte Gregoriano, dove si benedicono le acque del fiume Aniene e viene gettata una fiaccola nel fiume, gesto carico di significato: qui, un tempo, avvenivano le inondazioni e si invocava la protezione divina sulla città e sul Papa, in cammino verso Roma.Un’altra sosta commovente è quella presso l’ospedale, memoria viva della compassione di Cristo che si è caricato del male del mondo per redimerlo. Lì la processione ricorda che la salvezza passa anche attraverso la sofferenza, ma non si ferma ad essa.Il momento culminante della notte è in Piazza Trento, quando le due sacre immagini si incontrano. Le “macchine processionali” si inchinano l’una verso l’altra in un gesto antico e solenne, mentre la folla invoca a gran voce: «Misericordia, Misericordia, Misericordia!». È l’abbraccio simbolico tra il Figlio risorto e sua Madre, ora glorificata in cielo.La storiaLe prime testimonianze scritte di questo rito risalgono al XVI secolo, in particolare grazie allo storico tiburtino Giovanni Maria Zappi. Tuttavia, la sua origine è sicuramente più antica: si tratta infatti di un adattamento locale del rito romano dell’“acheropita” di San Giovanni in Laterano. Persino lo Statuto comunale del Trecento menziona la processione, esonerando dal coprifuoco serale del 14 agosto “per permettere alla popolazione di andare liberamente per tutte le strade, salmodiando di chiesa in chiesa”.Lungo tutto il tragitto vigerà il divieto di sosta. Il Comune provvederà anche a spostare i cassonetti.La viabilitàDalle ore 17 di giovedì 14 agosto scatteranno i divieti previsti dalla polizia municipale con apposita ordinanza per consentire lo svolgimento delle celebrazioni in sicurezza. Stop alla sosta con rimozione forzata fino a mezzanotte (e comunque fino alla fine delle manifestazioni) su piazza Duomo, piazza Domenico Tani, via San Valerio, piazza Rivarola, via di Ponte Gregoriano, via dei Sosii, via Domenico Giuliani, via Parrozzani, via Colsereno, via del Trevio, piazza Santa Croce, via della Missione, via Santa Maria Maggiore, piazza Trento. Sarà poi sospeso il traffico, tra le 20.30 e mezzanotte, in maniera progressiva man mano che procederà il corteo sulle stesse strade. Tutto sarà seguito dalla polizia municipale che, ove possibile, indicherà eventuali percorsi alternativi.L'articolo TIVOLI – Inchinata 2025: storia, fede e indicazioni per muoversi in città proviene da Tiburno Tv.