“Attenzione al té freddo, fa male a cuore, cervello e metabolismo. Ecco perché”: il monito di Matteo bassetti

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Soprattutto se verde, rispetto a una comune bibita gassata il tè freddo appare come una bevanda sana, quando in realtà ha un tenore di zucchero simile. Quanto sia elevato questo contenuto, e cosa comporti, ce lo spiega con chiarezza il celeberrimo virologo Matteo Bassetti in un video pubblicato sul suo canale YouTube.Sul fatto che il tè faccia bene non ci sono dubbi: lo dimostrano tantissimi studi. La versione fredda non ha nemmeno le bollicine, spesso guardate (erroneamente) con sospetto, ed è perfino disponibile nella variante deteinata, soprattutto per i bambini. Sembra dunque che non ci siano motivi per non dissetarsi con tè freddo nelle calde giornate estive. Se non fosse che contiene davvero tanti zuccheri. Per saperlo basta leggere la lista degli ingredienti: al primo posto c’è il tè, cioè sostanzialmente acqua, seguito da zucchero e in minor misura da altri ingredienti come succo di pesca o di limone, aromi non sempre naturali. L’etichetta nutrizionale rivela il quantitativo effettivo di zucchero: nel noto prodotto mostrato nel video si tratta di 7,8 g/100 ml. Una cifra che potrebbe apparire astratta senza la dimostrazione bassettiana.Quanti cucchiaini in 400 ml?Munito semplicemente di bilancia e cucchiaino, il virologo dimostra fattivamente quanto zucchero ingurgitiamo senza rendercene conto. Bassetti prende come esempio una bottiglietta da 400 ml, moltiplica i citati 7,8 g per 4 e poi pesa sulla bilancia 32 g, cucchiaino per cucchiaino, fino a contarne 8. Mostra poi la quantità di zucchero raccolta nel piattino della bilancia, una quantità non indifferente visto che corrisponde a circa 3 cucchiai. Ovviamente più la bottiglia è grande, più zucchero c’è. Prendendo in considerazione bottiglie da un litro-un litro e mezzo, i numeri cominciano a farsi impressionanti, soprattutto considerando che con il caldo ogni giorno si può consumare tranquillamente 400 ml e più di questa bevanda. L’etichetta nutrizionale del prodotto in questione indica che una porzione, corrispondente a 200 ml, corrisponde a 73 calorie e 16 g di zucchero. Con due bicchieri si arriva dunque a 146 calorie (di cui difficilmente si tiene conto, si tende piuttosto a guardare il cibo consumato) e a 32 g di zucchero. Lo sapete che il limite massimo giornaliero indicato dall’OMS per un adulto è di 50 g? Idealmente, secondo l’organizzazione, si dovrebbe restare sotto i 25 g, che è poi il dosaggio massimo per un bambino di 2-9 anni. “Attenzione, perché così tanto zucchero moltiplicatelo per tutte le bottigliette che si bevono in estate: fa male, fa male alla salute, fa male al nostro apparato cardiovascolare, al nostro apparato metabolico, fa male al cervello, fa male a tante cose”, sintetizza Bassetti, che sottolinea come queste bevande siano palatabili, e quindi apprezzate maggiormente dai bambini, con tutti i rischi che ne possono conseguire in tutte le fasce di età.I danni dello zucchero Diabete, cancro, depressione, steatosi epatica, malattie metaboliche, ictus e molto altro: Bassetti sintetizza i danni dello zucchero, che se citati per esteso richiederebbero un video molto lungo. Secondo una review del 2023 pubblicata sul prestigioso British Medical Journal sono ben 45 le malattie e problematiche di salute legate al consumo eccessivo e protratto di zucchero. “Mentre gli zuccheri complessi – come i cereali integrali – svolgono importanti funzioni nel nostro organismo e sono da considerare parte di una dieta equilibrata, quelli semplici consumati in eccesso stimolano il pancreas a produrre in modo duraturo e costante grandi quantità di insulina, ormone che favorisce il trasporto del glucosio dal sangue all’interno delle cellule. Se l’alimentazione rimane squilibrata a favore degli zuccheri semplici, con il tempo l’insulina non riesce più a svolgere la sua naturale funzione e può aumentare il rischio di sviluppare sovrappeso e obesità, insulino-resistenza, diabete, sindrome metabolica e malattie cardiovascolari”, spiega la dott. Valentina Rossi, biologa nutrizionista di Milano. Tornando al nostro tè freddo, la marca citata da Bassetti non è neanche quella che ne contiene di più: un prodotto arriva perfino a 9,5 g/100 ml. Ce n’è anche uno che ne ha solo 5,8 g/100 ml, ma guardando bene l’etichetta si scopre che lo zucchero è sì di meno, ma perché il gusto non ne risenta viene aggiunto un dolcificante artificiale, il sucralosio. Acalorico, certo; ma che, insieme ad altri edulcoranti come acesulfame K e derivati della stevia, è un sorvegliato speciale dell’OMS fin dal 2023 per il rischio di sovrappeso, diabete 2 e cardiopatie. Magari con le bibite gassate può anche andare peggio, perché alcune arrivano a contenere ben 10,5 g di zuccheri ogni 100 ml e sono più frequenti gli additivi, come il colorante artificiale E150d o caramello solfito ammoniacale, per altro presente anche in una marca di tè freddo. Questo colorante “può contenere un composto di nuova formazione, il 4-MI (4-metilimidazolo), sospettato di essere cancerogeno (gruppo 2b) dallo IARC (Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro)”, avverte Altroconsumo, che raccomanda di evitarlo anche in caso di intolleranza ai solfiti. La soluzione non è dunque puntare sulle versioni di tè freddo a zero zuccheri, dolcificate con edulcoranti naturali, tanto più che questi “sembrano attivare i recettori del gusto dolce nel tratto gastrointestinale, con un possibile aumento dell’assorbimento del glucosio da parte dell’intestino”, conclude la dott. Rossi.View this post on InstagramA post shared by Matteo Bassetti (@matteo.bassetti_official)L'articolo “Attenzione al té freddo, fa male a cuore, cervello e metabolismo. Ecco perché”: il monito di Matteo bassetti proviene da Il Fatto Quotidiano.