“Mi ha detto di non avvicinarmi, mi ha aggredita verbalmente“. Degenera la situazione in un lido di Monopoli, in provincia di Bari quando una madre tenta di spiegare le proprie ragioni al proprietario dello stabilimento. Ma facciamo un passo indietro. Maria ha due figli, uno dei quali è celiaco, quindi intollerante al glutine. “Posso portare un panino per i miei figli come merenda?” chiede telefonicamente a chi gestisce il lido. “In via del tutto eccezionale può portare il panino, ma solo per il bambino con l’intolleranza” le viene risposto come riporta Open che cita Repubblica Bari. “Quando viene qua vediamo dove farla mettere” aggiunge, come se dovesse mantenere segreto l’aver concesso a una cliente di portarsi del cibo da casa.Maria spiega le proprie ragioni: “Sono solo due panini per due bambini, è assurdo impedire al fratellino senza intolleranze di mangiare la stessa merenda“. Di fronte però pare trovare un muro: “Per l’altro no, assolutamente no. Le sto facendo una cortesia solo per il celiaco” replica il gestore. A quel punto la donna ricorda che il regolamento regionale permette alle persone di portarsi negli stabilimenti cibo e bevande a uso strettamente personale, soprattutto se ci sono esigenze alimentari particolari. Il proprietario si dice abbia reagito violentemente a questa osservazione: “Mi ha detto di non avvicinarmi, mi ha aggredita verbalmente. Ha sostenuto che quella era proprietà privata. Ho provato a fargli capire che la realtà era ben diversa ma non ha voluto sentire ragioni. Mi è sembrato assurdo, umiliante”.Quindi l’amara conclusione: “Ho capito che, senza la consumazione, saremmo stati spennati con il pasto obbligatorio all’interno del lido. Sembrava di dover contrattare un permesso. È inaccettabile che a un genitore venga chiesto di scegliere quale dei suoi figli può mangiare“.L'articolo Chiede al gestore del lido di portare un panino per il figlio celiaco e scoppia il caos: “Mi ha aggredita” proviene da Il Fatto Quotidiano.